Bisognerebbe sempre seguire i buoni consigli, ma a volte non lo si fa e mal ce ne incoglie. Da par mio non ne ho seguiti alcuni anche parecchio importanti, ma so di chi potermi fidare ciecamente quando si tratta di imbeccate in campo musicale.
Se poi il tema sono le onemanband, in Italia, la vera e propria autorità del settore risponde al nome di Fabrizio “Freddie Koratella” Vignali.
Fu lui infatti a segnalarmi tempo addietro Black Snake Moan, di cui apprezzai immediatamente il primo singolo e, a maggior ragione, apprezzo oggi le due nuove canzoni di cui vi scrivo tracciando la storia del più spontaneo intreccio fra folgorazione e sorpresa: se il primo singolo mi era infatti già sembrato ottimo, l’ultima piccola grande fatica di Black Moan mi ha lasciato senza parole. Sia Fire che What You See sono infatti due brani eccezionali e giuro su Giovanni De Prà, non sto esagerando.
Prendete le magiche sonorità di gruppi come Love, Kaleidoscope, Buffalo Springfield – o facendo un nome più “recente” Baby Woodrose – mischiatele con le atmosfere westcoastiane più virtuose, aggiungendo un cantato tanto evocativo, quanto stranamente legato agli anni novanta e otterrete ciò che è contenuto in questo 7″: a parere di chi scrive una vera e propria rivelazione, il singolo italiano migliore che io abbia avuto occasione di ascoltare da parecchio tempo a questa parte.
Fatelo vostro e fatevi cullare dalla incredibile malia che sa dispensare giacché, obiettivamente, è bellissimo perdersi in questo incantesimo. Ok ok non ho resistito, per l’ennesima volta, al gusto per la citazione.
Black Snake Moan
Tracklist:
Fire / What You See
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