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Recensione : Ayreon – The Theory Of Everything

Arjen Anthony Lucassen ci ha regalato un’altra perla che va oltre al mero genere, ma che è caldamente consigliato a chi ama la musica a 360 gradi.

Ayreon – The Theory Of Everything

Quando nel 1995 uscì “The Final Experiment”, disco d’esordio dell’ex Vengeance Arjen Anthony Lucassen sotto il monicker Ayreon, fu come un raggio di sole nel buio per gli amanti del progressive rock, anche se i primi lavori esprimevano ancora un’impronta fortemente metal.

Fin dai primi album Lucassen guidò la sua creatura su territori “concept”, con una serie di ospiti che si alternavano ad ogni album, funzionali alle storie raccontate le storia dal menestrello olandese.
E così, in questi vent’anni, Lucassen ci ha regalato delle vere opere rock, alcune stupende come
i due capitoli di “The Universal Migrator” e “Into The Electric Castle”, altre un gradino sotto ma sempre di ottima qualita’.
L’ultimo album di Ayreon era datato 2008, quel “01011001” che aveva lasciato un pò di amaro in bocca al sottoscritto: non tutto girava alla perfezione in quel disco e, a fronte di momenti esaltanti, mostrava molte pause che alla lunga incidevano sulla fruibilità del lavoro.
Tutto un altro discorso per quest’ultimo album che, nell’ora e mezza di durata, grazie ad un songwriting illuminato e sopra le righe riesce ad esaltarci ad ogni passaggio. La storia e’ basata sulle vicende di un ragazzo, talento matematico, e sulla ricerca dell’equazione con la quale intende esprimere la teoria del tutto.
Anche in questo disco Lucassen si affida ad artisti di primissimo piano, dalle vocals di Cristina Scabbia (Lacuna Coil) e Sara Squadrani (Ancient Bards) a Tommy Karevik (Kamelot) e Marco Hietala (Nightwish, Tarot), ma il meglio lo pesca dal progressive rock anni ’70 e da mostri sacri come Rick Wakeman, Keith Emerson, Steve Hackett e Jon Wetton che regalano un’anima molto piu’ prog che metal al lavoro.
In un opera come questa risulta difficile menzionare un pezzo, il disco va ascoltato tutto d’un fiato anche perché, ripeto, è molto fruibile, melodico e con suoni che qua e là si riempiono di atmosfere folk ed elettroniche.
Arjen Anthony Lucassen ci ha regalato un’altra perla che va oltre al mero genere, ma che è caldamente consigliato a chi ama la musica a 360 gradi.

Track list:
1. “Phase I: Singularity”
I. “Prologue: The Blackboard”
II. “The Theory of Everything Part 1”
III. “Patterns”
IV. “The Prodigy’s World”
V. “The Teacher’s Discovery”
VI. “Love and Envy”
VII. “Progressive Waves”
VIII. “The Gift”
IX. “The Eleventh Dimension”
X. “Inertia”
XI. “The Theory of Everything Part 2
2. “Phase II: Symmetry”
XII. “The Consultation”
XIII. “Diagnosis”
XIV. “The Argument 1”
XV. “The Rival’s Dilemma”
XVI. “Surface Tension”
XVII. “A Reason to Live”
XVIII. “Potential”
XIX. “Quantum Chaos”
XX. “Dark Medicine”
XXI. “Alive!”
XXII. “The Prediction
CD 2
No. Title Length
1. “Phase III: Entanglement”
I. “Fluctuations”
II. “Transformations”
III. “Collision”
IV. “Side Effects”
V. “Frequency Modulation”
VI. “Magnetism”
VII. “Quid Pro Quo”
VIII. “String Theory”
IX. “Fortune?
2. “Phase IV: Unification”
X. “Mirror of Dreams”
XI. “The Lighthouse”
XII. “The Argument 2”
XIII. “The Parting”
XIV. “The Visitation”
XV. “The Breaktrough”
XVI. “The Note”
XVII. “The Uncertainty Principle”
XVIII. “Dark Energy”
XIX. “The Theory of Everything Part 3”
XX. “The Blackboard (Reprise)

Line-up:
Vocalists:
JB (Grand Magus) as The Teacher
Sara Squadrani (Ancient Bards) as The Girl
Michael Mills (Toehider) as The Father
Cristina Scabbia (Lacuna Coil) as The Mother
Tommy Karevik (Kamelot, Seventh Wonder) as The Prodigy
Marco Hietala (Nightwish, Tarot) as The Rival
John Wetton (Asia, UK, ex-King Crimson, ex-Family, ex-Roxy Music) as The Psychiatrist
Wilmer Waarbroek – backing vocals

Musicians:
Arjen Anthony Lucassen – electric and acoustic guitars, bass guitar, mandolin, analog synthesizers,Hammond, Solina Strings
Ed Warby – drums, percussion
Rick Wakeman (ex-Yes) – synthesizer solo, piano
Keith Emerson (ex-Emerson, Lake & Palmer) – synthesizer solo
Jordan Rudess (Dream Theater, ex-Liquid Tension Experiment) – Continuum solo
Steve Hackett (ex-Genesis) – guitar solo
Troy Donockley (Nightwish) – uilleann pipes, whistles
Ben Mathot – violin
Maaike Peterse – cello
Jeroen Goossens – flutes, bass flute, piccolo, bamboo flute, contrabass flute
Siddharta Barnhoorn – orchestrations
Michael Mills (Toehider) – Irish bouzouki

AYREON – Facebook

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