iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999

Recensione : Andrea Van Cleef – Horse Latitudes

Andrea Van Cleef - Horse Latitudes: l'autore di questo disco incontra il mio incondizionato favore e apprezzamento.

Andrea Van Cleef - Horse Latitudes

Fosse solo per il nome scelto, riecheggiante quello del grandissimo Lee Van Cleef, l’autore di questo disco incontra il mio incondizionato favore e apprezzamento. Ma ovviamente non ci si può fermare a questo, sia pur importante, particolare nel giudicare Horse Latitudes, la sua nuova raccolta di canzoni.

Un insieme di pezzi molto intenso, che sa del turbinio della sabbia, di visioni desertiche, di solitudine e malinconia; di una profondità che a tratti inquieta, a tratti ammalia e a tratti stupisce. Ed è proprio un abisso doloroso ad aprire la scaletta con il brano A Horse Named Cain. Arrows è resa in tutta la sua pienezza, dall’arpeggio di chitarra alla voce davvero evocativa dell’autore. Non mancano le incursioni in territori country e folk come in The Longest Song e Fire In My Bones, mentre una canzone come Thing ricorda le atmosfere del miglior Lloyd Cole e dei suoi Commotions.

Torna magnificamente la profondità della chitarra in The Disappearing Children, dove la voce femminile ricorda quella di Sandy Denny e quindi le composizioni dei Fairport Convention.

Chiude il tutto The Real Strange che mi riporta ad alcune cose di Leonard Cohen. Questo Horse Latitudes è un disco bellissimo e maturo, composto da chi sa scrivere canzoni ammantandole di uno spessore che davvero in pochi possiedono e ve lo dice uno che, in questi giorni, ascolta praticamente solo Mummies, New Bomb Turks e Devil Dogs.

Andrea Van Cleef – Horse Latitudes

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

PROMUOVI LA TUA BAND

Vuoi promuovere la tua band e supportare In Your Eyes ezine? Negli anni abbiamo collezionato oltre 1200 contatti (webzine, webradio etc..) che mettiamo a tua disposizione.

CANALE TELEGRAM

RIMANI IN CONTATTO

GRUPPO WHATSUP

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

The Ghiblis – High Noon Mirage

The Ghiblis – High Noon Mirage, La band piacentina padroneggia la materia in modo davvero pregevole e incisivo, da ciò nascono dieci pezzi che scorrono alla grandissima.

Orrendo Subotnik - Orrendo_3

Orrendo Subotnik – Orrendo_3

Una recensione sincera e appassionata di Orrendo_3 degli Orrendo Subotnik: un viaggio tra hardcore diretto, emocore viscerale e canzoni che parlano di amore, rabbia e anarchia. Viva il non lavoro, viva la musica autentica.