I Liberators vengono dall’Australia e sono un potentissimo combo funk soul afrobeat, forse i migliori al mondo nel loro genere meticcio. Già il loro primo disco autointitolato era una bomba, mentre il nuovo album è stato registrato in presa diretta su cassetta, per riprodurre al meglio la potenza dei loro live shows. Cairo Uprising è l’atto di forza di un gruppo al suo apice, ben conscio delle proprie possibilità e che fa davvero grande musica. Aspettare l’album ora è meno pesante.
Industrial canadese dai veterani Unit:187 con il loro ritorno discografico dopo anni, si prosegue con la dirompente poesia musicale del sudafricano Chares East, si passa nel post grunge e metal alternativo degli americani The Oddeven, per concludere con le psicosi distopiche del duo italiano Deflore.
Ristampa per il decimo anniversario di “ A world lit only by fire” che qui diventa “ A world lit only by dub” per rendere chiarissimo a cosa andiamo incontro.
“Peccato” è il primo disco degli NN dalla provincia di prodotto dalla cospirazione di Charles Records, Coda, Uto?ia e L.C.D.S.? Records , hardcore punk diretto, potente e sincero nel solco della tradizione italiana.
Sutekh Hexen pubblicano il loro ultimo lavoro intitolato “Primeval” per la Cyclic Law. Come ogni lavoro di questa etichetta si entra in una dimensione aliena alla nostra, in un discorso sonoro che è strutturato come un film.
