Claudio Spinosa legge Roberta Placida
Silenzio…
la vertigine della parola non detta:
pulsano le orecchie
battono le tempie
eco roboante di sentimenti inespressi
urlo che strazia il cuore in attesa…
Ascolto…
l’anima attenta si protende:
un suono sommesso
un sussurro
un bisbiglio
l’illusione di una voce
nascosta
tra i labirinti del dolore
l’inganno del ricordo
che racconta parole
che evaporano
nella muta realtà
di un’assenza…
e respiro il battito del tempo
che inesorabile avanza
nell’infinito eterno.
Silenzio…
Roberta Placida
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