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Recensione : Humanoira – Fedeli Alla Linea

Il trio toscano propone un sound maturo ed originale che pesca a piene mani dal rock internazionale, così come dalla tradizione popolare del nostro paese, con una marcata propensione a testi d'autore, sarcastici e molto intelligenti

Humanoira – Fedeli Alla Linea

Lascio per un attimo i generi a me più familiari come il metal e l’hard rock per presentarvi questo ottimo gruppo nostrano, attivo dall’alba del nuovo millennio in quel di Livorno, con alle spalle un ep ed un full length licenziato nel 2008 (L’Arte Di Sciogliere La Neve).

Gli Humanoira propongono, con questo nuovo Fedeli Alla Linea, un sound maturo ed originale che pesca a piene mani dal rock internazionale, così come dalla tradizione popolare del nostro paese, con una marcata propensione a testi d’autore, sarcastici e molto intelligenti, che richiamano a mio parere gli scritti cantati del grande Giorgio Gaber senza dimenticare la lezione punk degli storici CCCP.
Non manca chiaramente la matrice rock, dall’impronta alternativa statunitense, spaziando per il rock progressivo settantiano, uno dei generi che più soddisfazioni ha dato alla scena rock dello stivale.
L’album parte alla grande con i primi sei brani che riassumono quanto sopra: molta attenzione nei testi, una vena prog che dona un tocco di eleganza alle svisate elettriche dal mood noise che richiamano i Sonic Youth più sperimentali.
La bravura dei musicisti coinvolti fa il resto ed i brani, dalla title track alla bellissima I Miei Passi, risulta un concentrato di rock sperimentale che a tratti entusiasma, così pregno di ottime intuizioni sia a livello strumentale sia nella sarcastica poetica socio politica.
Nella seconda parte del disco, lo scettro di miglior brano spetta a L’Acne Di Nejad, un brano ruvido, alternative punk, che ricorda non poco i Nirvana pre Nevermind, quelli più punk/noise.
Il resto scivola via con buoni spunti, ma più rivolto verso una proposta tradizionale, niente di male se siete amanti dell’indie rock e dei protagonisti della scena underground tricolore.
Fedeli Alla Linea perde così un po’ di energia nel finale: un dettaglio, perché l’album resta comunque un buon lavoro che presenta qualche spunto davvero geniale e si può considerare, senz’altro, un eccellente ritorno per la band toscana.

TRACKLIST
1.Offerta Wanna mare (intro)
2.Fedeli alla linea
3.Son serio per burla
4.Acari cari
5.Musicomio
6.I miei passi
7.E allora senti cosa fo
8.Il re fasullo
9.In rosa e nero
10.L’acne di Nejad
11.Lavorare con lentezza
12.Punto vita (outro)

LINE-UP
Riccardo Vivaldi – Voce, Chitarra
Davide Varriale – Basso, Laptop
Marco Franchi – Chitarra, Synth

HUMANOIRA – Facebook

https://vimeo.com/153642470

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