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The Bidons – Clamarama

Un album davvero molto bello che testimonia la crescita esponenziale della band campana.

La prima repubblica era appena stata spazzata via dagli scandali di tangentopoli e dall’azione del pool di mani pulite, un certo tipo di sinistra aveva ritirato su la testa e occorreva trovare in tutta fretta qualcosa e qualcuno che andasse a tappare il buco creatosi con lo scomparsa della DC, del PSI e dei loro satelliti.

Quello spazio lo occupò Silvio Berlusconi che, nel giro di pochi mesi, creò un suo partito denominato Forza Italia e vinse le elezioni andando ad inaugurare un nuovo sistema di potere. Tale clamorosa e repentina ascesa ebbe bisogno di tutto l’apparato mediatico in mano al cavaliere, egli mise in moto tutto il suo arsenale televisivo impegnando nella campagna elettorale gran parte dei personaggi che aveva al momento a libro paga, questo scatenò una vera e propria gara di servilismo che vide incontrastato vincitore l’ineffabile Emilio Fede. Ebbene cari lettori sappiate che io, nel giudicare questo disco, sarò come Fede nel parlare del suo mentore politico, assolutamente parziale. Troppo facile esserlo quando si è conosciuto il gruppo in questione e si è creato con esso un feeling davvero particolare. Va beh, dai, parliamone lo stesso di questo Clamarama che vede sfilare nell’arco della sua durata dodici pezzi davvero riusciti: si apre con l’aussie-punk alla Radio Birdman di Do It Alone, c’è ovviamente spazio per il vecchio e caro garage di French Words e di Back Door Man, ma anche per l’hard-blues alla Hypnotics di Fuck Tomorrow, per lo spiazzante free jazz stoogesiano di Let’s Start From The Pants, per il pop obliquo alla Iggy Pop solista di By The Shore (la The Passenger dei Bidons), per chiudere con il garage-soul ultra groovy di Life Is A Bite dove si odono echi dei fantasmagorici Make-Up di Ian Svenonius. Ora dovrei tirare le somme e, viste le premesse, sarebbe troppo facile dirvi che questo album è davvero molto bello e che testimonia la crescita esponenziale della band campana, quindi vi dico di andarvelo ad ascoltare e solo allora giudicare sino a che punto possa essere arrivata la mia parzialità.

P.S.: Cari Bidons, non è che la prossima volta che venite a suonare in Liguria potete portare con voi la gentil donzella che appare sulla copertina dell’album?

TRACKLIST
1) Do It Alone
2) French Words
3) 101 Ways
4) Back Door Man
5) Fuck Tomorrow
6) Let’s Start From The Pants
7) Keith Is Dead
8) Help Me To Tell
9) By The Shore
10) Margaretha
11) Chain Reaction
12) Life Is A Bite

LINE-UP
Albino Cibelli – Vocals
Gianmario Galano – Lead & Rhythm giutar, backing vocals
Ezio Marinato – Bass guitar,backing vocals,theremin
Mario Siniscalco – Drums & Percussion

THE BIDONS – Facebook

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