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Recensione : Ettore Carucci – Odd Man In

Ettore Carucci è un raffinato pianista jazz tarantino, in giro già da molti anni, con un pedigree di tutto rispetto. Ha suonato con grandi nomi della scena jazz, ma soprattutto sta aprendo una via personale ed europea all'improvvisazione in 5/4 inaugurata dal grande Dave Brubeck anni fa, e portata avanti da musicisti come Mehldau, Redman e Rosenwinkel, giovani astri americani, abituati a suonare avanti a platee esigenti.

Carucci va oltre, registrando un disco struggente e bellissimo, intimo e allo stesso tempo gioioso. Il pianista pugliese si fa accompagnare da due interpreti d’eccezione, Luca Alemanno al basso, e Dario Congedo alle percussioni, davvero straordinari.
Molte volte ci stupiamo del livello raggiunti dai nostri jazzisti, ma il jazz in Italia ha solide radici e grandi interpreti come Ettore Carucci. Magari questo disco potrà passare inosservato nel mainstream, ma nel circuito jazz sarà considerato un piccolo gioiello. Strettamente legato all’improvvisazione nordamericana, Odd Man In è un disco che stupisce, cattura e addolcisce l’animo. L’improvvisazione jazz è qualcosa di fantastico e fantasioso, ariosa e anti commerciale per eccellenza, altissima sfida per il musicista direttamente davanti al proprio pubblico. Carucci è un campione dell’improvvisazione e lo si può ascoltare mentre vola tra le note, ora potenti, ora dolci. Questo è un cd che vi farà amare intensamente il jazzista tarantino, e vi porterà là dove l’aria è più leggera.

Tracklist:
1 Ghost
2 A night in Tunisia
3 Aspettando
4 Portait of a mirror
5 Good luck
6 The simple life of my heart
7 Lethal doors
8 Take it slow
9 Tyre blown
10 Ghost track

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