iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Below The Sun – Envoy

Un disco splendido per una band da mettere sotto stretta osservazione in futuro: già così i Below The Sun si attestano a livelli altissimi, ma la sensazione è che abbiano nelle corde addirittura qualcosa di meglio da offrirci.

Esordio per questa band russa dedita ad una forma di death doom dai tratti progressivi, oltreché da una componente post metal ben riconoscibile.

L’album si snoda nel corso di sette tracce piuttosto lunghe ma la buona capacità compositiva dei Below The Sun li rende sufficientemente scorrevoli. Nel complesso il sound non è troppo aggressivo nel suo alternare liquidi passaggi acustici e melodici a sfuriate sempre piuttosto controllate, e queste caratteristiche sono rinvenibili nelle prime tre tracce e nell’ultima, perfetti esempi di come dovrebbe essere trattata la materia.
Fanno eccezione a questo modus operandi il quarto d’ora di Drift In Deep Space, funeral death doom ottimo nella sua ortodossia, e la notevole space ambient di Breath of Universe.
Envoy si rivela una graditissima sorpresa in quanto ci mostra una band davvero perfetta nell’esibire un sound a tratti cupo ed oscuro, e in altri malinconico e sognante, il tutto senza sbavatura alcuna; la voce viene esibita con una certa parsimonia, rendendo l’album virtualmente strumentale, e così non è un caso che la perla del lavoro sia Cries of Dying Stars, un effluvio di soli suoni che mescolano pulsioni cascadiane, i migliori Agalloch ed ovviamente una componente doom, non accentuatissima ma comunque ben radicata.
Se vogliamo, lo stacco tra un brano come la già citata Drift In Deep Space può sembrare eccessivo, ma ciò d’altra parte dimostra la competenza dei ragazzi di Krasnoyarsk per la disinvoltura con la quale approcciano sonorità apparentemente diverse.
Un disco splendido per una band da mettere sotto stretta osservazione in futuro: già così i Below The Sun si attestano a livelli altissimi, ma la sensazione è che abbiano nelle corde addirittura qualcosa di meglio da offrirci.

Tracklist
1.Outward The Sky
2.Cries of Dying Stars
3.Alone
4.Drift In Deep Space
5.Breath of Universe
6.Earth

Line-up:
Void – Drums, Singing bowl, Percussions, Throat singing
Vacuum – Guitars, Percussions
Quasar – Guitars, Vocals, Percussions
Covert Lore – Bass
Stardust – Vocals, Flute, Wind chime

BELOW THE SUN – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Treni ad Altra Velocità – Intervista con Fabio Bertino

Una conversazione con Fabio Bertino, autore in tempi recenti di due libri in cui racconta le proprie esperienze di viaggio lungo il nostro paese, percorrendo linee secondarie o utilizzando per gli spostamenti solo i più “lenti” treni regionali.

Amarok – Resilience

La cifra compositiva degli Amarok è piuttosto personale in quanto, rispetto al più canonico sludge doom, la band californiana non teme di rallentare i ritmi fino a sfiorare un’asfissia scongiurata dal mood atmosferico e melodico che pervade buona parte di un lavoro riuscito come Resilience.

Abysskvlt – mDzod Rum

Gli Abysskvlt, con mDzod Rum, propongono un’opera di grande spessore, sia dal punto di vista spirituale che strettamente musicale, ma non si può nascondere che tali sonorità siano principalmente rivolte a chi possiede un’indole incline alla meditazione.

RIMANI IN CONTATTO

CANALE TELEGRAM
GRUPPO WHATSUP