ecco da Seregno i Carrick, dal nome del centrocampista del Manchester United, già nel West Ham e nel Tottenham. I ragazzi e la ragazza in questione propongono un rock and roll molto debitore alla terra d’Albione, ma un po’ più sporco, con qualche accenno di southern rock, a mio avviso, il che potrebbe sembrare una conttraddizione, ma non lo è.
Il risultato è un qualcosa che potrebbe migliorare ulteriormente, poiché risulta essere ripetitivo, anche grazie ad una produzione che non li fa rendere al pieno delle loro possibilità. Non voglio assolutamente bocciare questo disco, non lo meriterebbe, ma la strada è ancora lunga per i Carrick, anche se le basi ci sono e sono buone.
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