iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Space Eater – Passing To The Fire To Molech

Altra ottima realtà,i thrashers Space Eater sono l'ennesimo centro della Pure Steel, etichetta diventata un punto di riferimento per le sonorità old school.

Space Eater – Passing To The Fire To Molech

Altro ottimo gruppo dalla Pure Steel Records, etichetta specializzata nelle sonorità metalliche old school come quelle proposte dagli Space Eater, band serba al terzo lavoro in studio dedite al thrash metal senza compromessi e dall’ottimo impatto.

Nato nel 2004 il gruppo di Belgrado ha licenziato due buoni album, “Merciful Angel” nel 2007 e “Aftershock” nel 2010, che vedeva le parti registrate al microfono da parte del cantante Bosko Radisic, scomparso nel 200, e rimpiazzato successivamente dall’ottimo Luca Matkovic.
Passing To The Fire To Molech è una mazzata niente male, le sonorità preferite dal combo sono quelle della Bay Area, quindi niente di nuovo sotto il sole, ma il tutto risulta suonato bene e dall’impatto bello tosto, infarcito di ritmiche e solos velocissimi, accompagnato da una discreta vena melodica e dall’ottimo cantato di Matkovic, aggressivo e vario.
I brani dell’album si susseguono in una cascata di metallo sparato a mille, le due asce svolgono il compito con aggressività e melodia accompagnate dalla sezione ritmica schiacciasassi, per un risultato che soddisferà i fan del thrash classico.
Passando in rassegna tutte le band madri del genere, gli Space Eater non nascondono le proprie influenze nell’esplorare il mondo dello speed/thrash con buona padronanza della materia, e ci consegnano così un lavoro derivativo ma dal buon feeling e ricco di canzoni riuscite.
D’altronde questo è il genere e allora via sparati sull’ottovolante thrash di brani come l’accoppiata iniziale, Unjagged e la title track, la superba Ninja Assassin, apice del disco, il massacro totale di Ultra-Violence e la conclusiva In Hospital, traccia che, insieme alle altre bombe sonore raccolte nell’album, contribuisce alla resa di un buon lavoro di genere, confermando il vocalist come ottimo cantante, davvero bravo nel fornire ai brani un taglio personale e valore aggiunto della band.
Altra ottima realtà, gli Space Eater sono l’ennesimo centro della Pure Steel, etichetta diventata ormai un punto di riferimento per i true metallers alla ricerca dei suoni classici.

Tracklist :
1. Unjagged
2. Passing Through the Fire of Molech
3. Daisy Cutter
4. P.O.W.
5. Ninja Assassin
6. A Thousand Plagues
7. Exhibition of Humanity
8. Ultra-Violence
9. Medea
10. In Hospital

Luka Matkovic – Voce, Chitarra
Ðorde Lukovic – Chitare
Karlo Testen – Basso
Marko Danilovic – Batteria

SPACE EATER – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
Nessun commento

Invia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Kensington – Control

La band capitanata da Casper Starreveld ha creato un album che ha il destino già scritto prima di arrivare all’orecchio dei fans, una raccolta di canzoni pregna di atmosfere melanconicamente melodiche, con più di un riferimento al rock alternativo degli ultimi vent’anni, molto britannico concettualmente, ma assolutamente già sentito sui canali e radio specializzate in musica e cultura indie.

The Pier – The Pier

Per gli amanti del genere un album da ascoltare a più riprese, ed una band da seguire visto l’enorme potenziale artistico.

Somnium Nox – Apocrypha

Con coraggio e personalità i due musicisti australiani incorporano in un’unica opera quella che è stata l’evoluzione del genere dagli ormai lontani primi anni novanta