Decay Of Reality – The First Dementia
Proposta piuttosto strana, non tanto dal punto di vista prettamente musicale, quanto per le modalità particolari, questa dei russi Decay Of Reality.
Proposta piuttosto strana, non tanto dal punto di vista prettamente musicale, quanto per le modalità particolari, questa dei russi Decay Of Reality.
I francesi Filiamotsa (Emilie Weber, Anthony Laguerre, Philippe Orivel), band chiaramente orientata su sonorità sperimentali/post rock/ambient (gli strumenti utilizzati sono esclusivamente violino, batteria, tastiera e voce), ritornano, dopo un 2012 ricco di uscite discografiche (un lp tratto dal progetto Filiamotsa Soufflant Rhodes e un paio di 10″) con il loro terzo lavoro lungo, “Sentier Des Roches”.
I russi Edvian propongono un prog metal molto melodico e tecnico. Il loro suono è un misto delle lezioni assorbite dai numi tutelari del genere per poi aggiungere una forte impronta personale.
Spiazzante e multiforme creatura oscura formata da due pazzi che rispondono al nome di William Kopecky e Dimitar Dimitrov, che dal 2008 hanno unito le loro forze negli Haiku Funeral.
C’è un’abitudine sulla nostra e-zine che io da sempre trovo riprovevole ed è quella di assegnare, ad ogni disco recensito, un voto che vada da 1 a 10.
E’ una cosa che mi ha sempre messo in seria difficoltà ma visto che tale abitudine è stata ancora recentemente suffragata dal voto pressoché unanime di tutti i collaboratori io, come fece Garibaldi in quel di Teano, non posso che dire: obbedisco!
One Track Mind è il quinto album in studio in sette anni per i newyorkesi Psychic Ills. E, dispiace dirlo, ma se preso in coppia con il precedente “Hazed Dreams” forma il quadretto del peggior rock psichedelico uscito dalla loro penna – e forse pure dalla grande Mela – da un po’ di tempo a questa parte.
The Green Dot Ep è la trasognata colonna sonora di un viaggio on the road alquanto incantevole. L’eroe di questo viaggio è Viva Lion! (aka Daniele Cardinale) che accompagnato da collaboratori folcloristici conduce come carro apri fila un’emozionante parata in acustico. Il disco si mostra come una miscela tra il più moderno folk americano e le ballad dal gusto pop punk, che insieme fioriscono in un’ intima e introversa epifania.
Buona la prima per i Der Geist, dunque; teniamo d’occhio questi ragazzi che dimostrano, con “The Pain We Don’t Feel”, di possedere le carte in regola per ritagliarsi un posticino di riguardo nel panorama metallico italiano.
“Aeneid” è un disco senza punti deboli che riporta all’attenzione degli appassionati un’altra ottima band italiana
Ennesimo disco solista per Brian Chippendale, il batterista mascherato, oramai leggenda per aver distrutto timpani a suon di live devastanti con i LightningBolt, dei quali ricordo concerto al COx18 a Milano.
Quando hai un’attività e sulla tua porta si staglia la minacciosa figura del postino le più fosche previsioni si addensano nella tua mente: una cartella pazza di Equitalia? L’ennesima estorsione bancaria? Pessime notizie dal tuo commercialista di “fiducia”?
Human Tides: Black Light Inception è un lavoro nel quale la ritmica del death di matrice scandinava si amalgama in maniera mirabile con melodie di rara bellezza e, in certi casi, dallo struggimento prossimo al doom.
La recensione è un testo valutativo e interpretativo di un’ opera letteraria, scientifica o artistica (come un film, un’opera teatrale e musicale), di cui vengono analizzati gli aspetti contenutistici ed estetici.
In genere le recensioni sono destinate ad un vasto pubblico e vengono pubblicate su riviste e giornali. Il termine deriva dal verbo latino “rĕcensēre” (rĕcensĕo, rĕcenses, recensui, recensum, rĕcensēre) e significa “esaminare”, “passare in rassegna”, “riflettere”.
MA ANCHE NO !
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY (do-it-yourself) hanno una storia lunga e importante nella cultura punk e alternativa. Le fanzine sono state uno dei principali mezzi di comunicazione della cultura punk, offrendo ai fan un’opportunità per esprimere le proprie opinioni e condividere le proprie passioni.
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY sono spesso scritte da appassionati di musica o musicisti stessi, il che conferisce loro un’opinione autentica e appassionata. Le recensioni possono essere estremamente dettagliate e approfondite, spesso includendo informazioni sulle influenze musicali dell’artista, le tecniche di registrazione utilizzate e i temi delle canzoni.
Le recensioni all’interno delle fanzine DIY sono spesso associate al movimento punk e alternativo. Le fanzine DIY sono spesso auto-pubblicate, stampate su carta economica e distribuite in modo indipendente, il che le rende accessibili a un pubblico di nicchia, oppure come noi sul Web.
In generale, le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY offrono un’opinione autentica e appassionata sulla musica, e sono spesso scritte da persone che condividono la stessa passione per la musica. Tuttavia, è importante considerare che le recensioni sono soggettive e che le preferenze musicali variano da persona a persona, su In Your Eyes scriviamo sempre quello che pensiamo… e non avendo lacci o laccetti con nessuno con la massima autenticità.
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