Il rock, o musica rock, è un genere della popular music sviluppatosi negli Stati Uniti e nel Regno Unito nel corso degli anni cinquanta e sessanta del Novecento.
Inner Winter è un gran disco, duro e leggero al tempo stesso, etereo e potente, ruvido e dolcissimo.
Freaks conferma ancora una volta il talento compositivo di questi musicisti, superando il già bellissimo esordio con un lavoro più duro, maturo, intimista, come se l’entusiasmo dell’esordio avesse lasciato il passo alla consapevolezza di essere una grande band
Mountain Tamer hanno dentro di loro una fortissima matrice doorsiana, soprattutto per la composizione, per quella capacità musicale che fa viaggiare il nostro cervello su spiagge ventose e su pianeti lontani.
Rock’n’roll che sa di rabbia per diplomatici di strada
I Nasty Ratz trasformano le strade dell’austera capitale della Repubblica Ceca nel Sunset Boulevard della città degli angeli.
Intrigante ed intricata psichedelia pesante per questo quartetto perso nelle nebbie del tortonese.
Il mood cinematografico di questo disco è sicuramente la sua caratteristica più peculiare: in poco meno di mezz’ora i Krasseville riescono a convincere pienamente grazie ad una vena compositiva di prim’ordine.
Gli undici brani presentati, infatti, anche se forse un po’ troppo omogenei come suono, convincono in pieno con il loro sound a metà fra Iori’s Eyes, Amycanbe, Coldplay e Oasis
Gli Oaken rappresentano molto bene una mutazione genetica che sta trasformando un certo tipo di hardcore in un infinito, terribile ed affascinante atto di dolore: aumenta la crisi, aumenta la cattiveria e la potenza.
Manca ancora il pezzo decisivo che faccia fare il definitivo salto di qualità, ma, soprattutto nei pezzi più lenti, intravedo la via per poter arrivare a qualcosa di veramente interessante
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