Krasseville – Nous Sommes Faux
Il mood cinematografico di questo disco è sicuramente la sua caratteristica più peculiare: in poco meno di mezz’ora i Krasseville riescono a convincere pienamente grazie ad una vena compositiva di prim’ordine.
Il rock, o musica rock, è un genere della popular music sviluppatosi negli Stati Uniti e nel Regno Unito nel corso degli anni cinquanta e sessanta del Novecento.
Il mood cinematografico di questo disco è sicuramente la sua caratteristica più peculiare: in poco meno di mezz’ora i Krasseville riescono a convincere pienamente grazie ad una vena compositiva di prim’ordine.
Gli undici brani presentati, infatti, anche se forse un po’ troppo omogenei come suono, convincono in pieno con il loro sound a metà fra Iori’s Eyes, Amycanbe, Coldplay e Oasis
Gli Oaken rappresentano molto bene una mutazione genetica che sta trasformando un certo tipo di hardcore in un infinito, terribile ed affascinante atto di dolore: aumenta la crisi, aumenta la cattiveria e la potenza.
Manca ancora il pezzo decisivo che faccia fare il definitivo salto di qualità, ma, soprattutto nei pezzi più lenti, intravedo la via per poter arrivare a qualcosa di veramente interessante
Foundry supera abbondantemente la sufficienza; come detto la bravura dei musicisti, sommata alla loro indiscussa esperienza, tiene sempre alta la tensione così che l’album, complice la durata che supera di poco la mezz’ora, non abbia grossi cedimenti
Gli Elevators To The Grateful Sky si confermano come una magnifica realtà fuori dagli schemi prefissati del rock attuale, con un altro capolavoro che li eleva a gruppo di culto.
Complice una produzione da top album, il suono esce pieno ed avvolge e stritola in una cascata di hard rock, come deve essere suonato nell’anno di grazia 2016.
Un disco più che valido per una band che non mi stupirei di trovare un giorno tra le fila della Rare Noise Records
Holy Esque sono ottimi cuochi. Sanno trasformare una serie di ingredienti un po datati e pretenziosi in un promettente e potente EP di post punk alla moda.
Il motivo per cui abbiamo tanto amato i gloriosi anni novanta e parte dei duemila dell’indie italiano lo troviamo in questo magnifico disco.
I John-Pauls sono l’equivalente musicale di un gustoso antipasto gastronomico presentato su un piatto già sporco e in porzioni minime. Un modo di risvegliare l’appetito, una promessa di abbuffata, un colpo di fortuna o un’occasione sprecata ?
Ecco a voi ancora un po’ di buon garage tricolore, ma non dallo stivale, bisogna alzare la testa e guardare oltre le alpi: The Madcaps.
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