Il meglio del mondo della musica indipendente (pop e folk) messo in evidenza con una particolare attenzione per la scena italiana
Pace quiete e armonia fanno di questo ritorno sulle scene il leitmotiv, che appunto sembra riportarci con una vena di malinconia indietro di 15 anni
White Fever è un disco piacevole, ma alla fine non lascia il segno.
Per quanto mi riguarda, aspetto con curiosità e fiducia di vedere cosa farà sulla lunga distanza
Un disco preciso e ben definito, di quelli che non lasciano spazio a imperfezioni o dimenticanze
Cinque interessanti brani che vale la pena riascoltare più volte, rimanendo in attesa di scoprire cosa ci proporranno quando sarà il momento del primo album lungo.
Questa è musica etnica nell’accezione migliore del termine, ovvero veramente rappresentativa di un sentire appartenente ad un popolo.
Un lavoro intimo e personale che trasmette emozioni e sensazioni ad ogni secondo, ad ogni nota
Atmosfere 60s – power pop, con un pizzico di disillusione che rende il tutto trasognante e incantato, del resto, se si coverizza Sailor Moon un motivo ci sarà!
Un album leggero come una piuma che si fa ascoltare con notevole piacere e,visto che i Bubbles lo hanno intitolato Disc One,restiamo in attesa di un ulteriore passo avanti con il Disc Two.
Mille sfaccettature, sinonimi e contrari, esistenze e fantasmi, ma soprattutto una grande musica, sempre varia.
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