Infinite Translation – Masked Reality
Quaranta minuti di rara intensità che spiccano decisamente in un panorama nel quale la recente riscoperta e rivalutazione del thrash fornisce talvolta risultati asfittici e oggettivamente sopravvalutati.
Quaranta minuti di rara intensità che spiccano decisamente in un panorama nel quale la recente riscoperta e rivalutazione del thrash fornisce talvolta risultati asfittici e oggettivamente sopravvalutati.
Neo psichedelia noir per Joe Andrews e Tom Halstead, macerie di beat in un post apocalisse senza piu luce. Il nero vince sempre, ed in questo disco è il buio ad avvolgere tutto e a fare da padrone.
È una storiaccia, ma a volte qualche album viene perso per strada e lo si ritrova solo sulla lunga distanza. Per caso.
La banda è tornata. In realtà non se ne erano mai andati veramente. Hanno continuato a respirare con noi, a muoversi con noi, a decidere per noi. Benedetto “B.O.B.O.” Cracksy, LeechO’Jelly, Busy Nani, Frank Co’Sigar, Don Vito Jangymeeno, Bobby Cal-V, Tony Di Pietra, Silvio “Brrr” Loose Coney, Michael Sin Donutz, Sal Vo’Lime, Julio Andre Yachtty e Marcello Del U-3 rappano da par loro.
Marsilio continua a cavalcare l’onda lunga del giallo svedese e pubblica Sacrificio a Moloch, quinto caso per il procuratore di Kiruna Rebecka Martinsson, scritto dalla pluripremiata Asa Larsson. Due dei cinque libri della serie, infatti, sono stati premiati dall’Accademia Svedese del Poliziesco.
Un growl efficace e un suono di chitarra diluito e alla costante ricerca della giusta melodia da incastonare all’interno di atmosfere opprimenti sono gli ingredienti che fanno di “On The Verge …” un disco riuscito e convincente.
Sembrerà di galleggiare su una tipica canoa isolana, strafatti di psichedelici, la gola arsa dal torrido sole e intorno a noi atolli di isole disabitate dalle radiazioni di una recente catastrofe nucleare. Un lento declino emotivo ti percuote in questo disco.
Siete pronti a farvi trascinare in un turbine di blues e rock’n’roll intriso di pizzicante ironia? Se sì, vuol dire che siete pronti per The Chanfrughen!!!
I bolognesi Bad Uok (Leonardo Rizzi, Federico Pierantoni, Andrea Calì, Andrea Grillini), formazione jazz nata nel 2010, partono alla conquista del mondo con gli undici brani originali di Enter, loro debutto discografico uscito per la ricettiva Auand Records.
Notevole prova di forza da parte degli esordienti Xenosis, giovane band britannica in forza alla label nostrana Wormholedeath, tramite la proposta di un progressive death che tiene fede all’etichetta in virtù di continui cambi di tempo e di atmosfera nel corso di tutta la durata di Of Chaos And Turmoil, senza perdere mai di vista la componente estrema del sound.
Tobia Lamare, al secolo Stefano Todisco, è un dj, produttore, da più di 15 anni animatore della scena rock salentina, cresciuto in una campagna che, leggo dalla presentazione dell’album, “non è bagnata dal Mar Mediterraneo, ma confina con il Mississipi e il Tennessee”.
L’etichetta americana Friends Of Friends presenta questa compilation dal titolo Show Me The Future, la cui fruizione è libera, in forma di download con offerta libera sul suo bandcamp, e il cui intento è cercare di anticipare certe sonorità attese per il prossimo futuro nell’ambito dell’elettronica sperimentale.
La recensione è un testo valutativo e interpretativo di un’ opera letteraria, scientifica o artistica (come un film, un’opera teatrale e musicale), di cui vengono analizzati gli aspetti contenutistici ed estetici.
In genere le recensioni sono destinate ad un vasto pubblico e vengono pubblicate su riviste e giornali. Il termine deriva dal verbo latino “rĕcensēre” (rĕcensĕo, rĕcenses, recensui, recensum, rĕcensēre) e significa “esaminare”, “passare in rassegna”, “riflettere”.
MA ANCHE NO !
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY (do-it-yourself) hanno una storia lunga e importante nella cultura punk e alternativa. Le fanzine sono state uno dei principali mezzi di comunicazione della cultura punk, offrendo ai fan un’opportunità per esprimere le proprie opinioni e condividere le proprie passioni.
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY sono spesso scritte da appassionati di musica o musicisti stessi, il che conferisce loro un’opinione autentica e appassionata. Le recensioni possono essere estremamente dettagliate e approfondite, spesso includendo informazioni sulle influenze musicali dell’artista, le tecniche di registrazione utilizzate e i temi delle canzoni.
Le recensioni all’interno delle fanzine DIY sono spesso associate al movimento punk e alternativo. Le fanzine DIY sono spesso auto-pubblicate, stampate su carta economica e distribuite in modo indipendente, il che le rende accessibili a un pubblico di nicchia, oppure come noi sul Web.
In generale, le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY offrono un’opinione autentica e appassionata sulla musica, e sono spesso scritte da persone che condividono la stessa passione per la musica. Tuttavia, è importante considerare che le recensioni sono soggettive e che le preferenze musicali variano da persona a persona, su In Your Eyes scriviamo sempre quello che pensiamo… e non avendo lacci o laccetti con nessuno con la massima autenticità.
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