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SETTE POLLICI

Nasciamo da questo. oggetto di culto e non solo

Erika – Hexagon Cloud

Intorno al polo nord di Saturno è situata una gigantesca nuvola permanente rotante, di forma esagonale, con al centro un enorme vortice polare: questo fenomeno atmosferico è la “hexagon cloud”. E questo è anche il nome del disco di Erika, un’esplorazione spaziale in musica elettronica, una ridefinizione degli spazi, un’immersione nelle scure profondità di una techno post-acida e minimale, avvolgente come un vortice e misteriosa come la nuvola rotante di Saturno.

Zomes – Time Was

Certe collaborazioni nascono così, casualmente, e finiscono per dare nuova linfa ai progetti, fornire quel surplus di energia per muoversi verso nuove e intriganti direzioni.

Septicflesh – Esoptron (re – Release)

Il 1995 fu un anno magico per il death-doom se pensiamo che vide l’uscita di autentiche pietre miliari quali “The Angel And The Dark River” dei My Dying Bride, “The Silent Enigma” degli Anathema e “Draconian Times” dei Paradise Lost.

Disbeliever – The Dark Days

Secondo album per i pisani Disbeliever, alle prese con un gothic metal di buona fattura per quanto, in molti frangenti, fin troppo devoto ai loro numi tutelari Paradise Lost.

Sleepwalkers – Hollowpath

Gli Sleepwalkers possiedono i numeri per potersi ritagliare uno spazio rilevante all’interno della scena, quindi attendiamo fiduciosi le loro prossime mosse.

Angels Of Babylon – Thundergod

Thundergod è un disco che va ascoltato con la consapevolezza di trovarsi di fronte a un prodotto che è lontano anni luce da certa musica plastificata e prefabbricata che ci viene troppo spesso propinata

Doomraiser / Caronte – Split

Uno split che si rivela, quindi, un’autentica chicca per gli appassionati, oltre che un prezioso e gradito antipasto in grado di lenire l’attesa per le prossime prove su lunga distanza di due band dallo status ormai consolidato.

Cosmo – Disordine

Tutti gli addii fanno male. Per fortuna in questo caso ci si trova davanti a una rara eccezione: il disco di Cosmo, ovvero quel Marco Jacopo Bianchi caposaldo degli stessi Drink To Me che, dopo tre dischi in cui non mancava certo di cui entusiasmarsi, hanno deciso di mettersi in pausa. Dalle loro ceneri nasce appunto Disordine, spin-off solista della voce del gruppo, che si cimenta in una formula sicuramente non nuova, ma ancora poco sentita sul suolo nazionale.

The Ciurmas – Lucky Sail Ep

Amo, in modo incondizionato, chi “inglesizza” un nome italiano rendendolo così deliziosamente esotico: i Ciurmas quindi, ancor prima di sentirli, già mi piacevano.

Los Salvajes – Lo Mejor De Los Salvajes

Beat e proto punk in quel di Barcelona anni sessanta. I Los Salvajes sono stati il gruppo catalano garage più influente di quegli anni, e questa è la loro discografia ristampata in vinile per la prima volta.

Melt Yourself Down – Melt Yourself Down

Debuttano sulla lunga distanza con un disco eccentrico, esotico e pieno di ritmo, gli inglesi Melt Yourself Down. La formazione, composta da membri provenienti da diverse band già note ai più (Acoustic Ladyland, Heliocentrics, Zun Zun Egui, Mulatu Astatke, Fela), propone otto brani in grado di mescolare sapientemente sonorità etniche, elettronica e psichedelia.

RECENSIONI MUSICALI

La recensione è un testo valutativo e interpretativo di un’  opera letterariascientifica o artistica (come un film, un’opera teatrale e musicale), di cui vengono analizzati gli aspetti contenutistici ed estetici.

 In genere le recensioni sono destinate ad un vasto pubblico e vengono pubblicate su riviste e giornali. Il termine deriva dal verbo latino “rĕcensēre” (rĕcensĕo, rĕcenses, recensui, recensum, rĕcensēre) e significa “esaminare”, “passare in rassegna”, “riflettere”.

MA ANCHE NO !

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Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY (do-it-yourself) hanno una storia lunga e importante nella cultura punk e alternativa. Le fanzine sono state uno dei principali mezzi di comunicazione della cultura punk, offrendo ai fan un’opportunità per esprimere le proprie opinioni e condividere le proprie passioni.

Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY sono spesso scritte da appassionati di musica o musicisti stessi, il che conferisce loro un’opinione autentica e appassionata. Le recensioni possono essere estremamente dettagliate e approfondite, spesso includendo informazioni sulle influenze musicali dell’artista, le tecniche di registrazione utilizzate e i temi delle canzoni.

Le recensioni all’interno delle fanzine DIY sono spesso associate al movimento punk e alternativo. Le fanzine DIY sono spesso auto-pubblicate, stampate su carta economica e distribuite in modo indipendente, il che le rende accessibili a un pubblico di nicchia, oppure come noi sul Web.

In generale, le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY offrono un’opinione autentica e appassionata sulla musica, e sono spesso scritte da persone che condividono la stessa passione per la musica. Tuttavia, è importante considerare che le recensioni sono soggettive e che le preferenze musicali variano da persona a persona, su In Your Eyes scriviamo sempre quello che pensiamo… e non avendo lacci o laccetti con nessuno con la massima autenticità.