Bluerose – Darkness And Light
Il secondo album dei Bluerose conferma le doti di una band eccelsa che distribuisce perle di hard rock tosto, suonato e cantato alla grande.
Il secondo album dei Bluerose conferma le doti di una band eccelsa che distribuisce perle di hard rock tosto, suonato e cantato alla grande.
Nel lato a la possente “What If” ha un gancio micidiale, che ci riporta nella fumosa atmsofera dei bar di Harlem degli anni settanta.
Un sound che unisce in maniera interessante indie rock, folk, new wave e industrial.
Il paragone con chi si è cimentato nel genere in passato non sminuisce di una virgola il valore degli Ethersens e quello di un album che gli ascoltatori più esperti e meno frettolosi non faranno fatica ad apprezzare.
Un album privo di cadute di tono, dove tutto è straordinariamente al suo posto grazie alla classe e all’immenso talento che gli Eldritch elargiscono costantemente a piene mani.
Ormai il genere in questione non fa più notizia da tempo ma, se siete amanti di queste sonorità, il disco è oltremodo consigliato .
Il mancato esordio degli Hunt è un post-punk gotico che sfocia nell’hardcore.
E’ un romanzo terribile, che apre porte che sarebbe meglio lasciare socchiuse, che ci catapulta in fondo a baratri profondi e minacciosi, lasciandoci soli con la nostra ansia.
Chris torna con un gran pezzo funk dominato dall’organo Hammond e da percussioni torrenziali.
Un lavoro che merita un ascolto da parte di chi apprezza il black doom più essenziale.
I sei brani di “Cave_Man” scorrono uno dopo l’altro definendo affascinanti mondi fatti di pulsione, primitivismo e mistero.
Un buon disco, questo è certo, ma piuttosto carente per quanto riguarda l’originalità.
La recensione è un testo valutativo e interpretativo di un’ opera letteraria, scientifica o artistica (come un film, un’opera teatrale e musicale), di cui vengono analizzati gli aspetti contenutistici ed estetici.
In genere le recensioni sono destinate ad un vasto pubblico e vengono pubblicate su riviste e giornali. Il termine deriva dal verbo latino “rĕcensēre” (rĕcensĕo, rĕcenses, recensui, recensum, rĕcensēre) e significa “esaminare”, “passare in rassegna”, “riflettere”.
MA ANCHE NO !
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY (do-it-yourself) hanno una storia lunga e importante nella cultura punk e alternativa. Le fanzine sono state uno dei principali mezzi di comunicazione della cultura punk, offrendo ai fan un’opportunità per esprimere le proprie opinioni e condividere le proprie passioni.
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY sono spesso scritte da appassionati di musica o musicisti stessi, il che conferisce loro un’opinione autentica e appassionata. Le recensioni possono essere estremamente dettagliate e approfondite, spesso includendo informazioni sulle influenze musicali dell’artista, le tecniche di registrazione utilizzate e i temi delle canzoni.
Le recensioni all’interno delle fanzine DIY sono spesso associate al movimento punk e alternativo. Le fanzine DIY sono spesso auto-pubblicate, stampate su carta economica e distribuite in modo indipendente, il che le rende accessibili a un pubblico di nicchia, oppure come noi sul Web.
In generale, le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY offrono un’opinione autentica e appassionata sulla musica, e sono spesso scritte da persone che condividono la stessa passione per la musica. Tuttavia, è importante considerare che le recensioni sono soggettive e che le preferenze musicali variano da persona a persona, su In Your Eyes scriviamo sempre quello che pensiamo… e non avendo lacci o laccetti con nessuno con la massima autenticità.
Questo è un negozio di prova — nessun ordine sarà preso in considerazione. Ignora