Jules Not Jude – The Miracle Foundation
Questa seconda prova sulla lunga distanza della band bresciana è un disco pop orgogliosamente italiano ma del respiro indubbiamente internazionale.
Questa seconda prova sulla lunga distanza della band bresciana è un disco pop orgogliosamente italiano ma del respiro indubbiamente internazionale.
“La Dernière Renaissance” va assaporato con gusto, ad ogni ascolto si scardina lentamente la solidità di ogni singola nota e se ne carpiscono tutte le intrusioni cibernetiche ed elettroniche.
“Ilva” è un’opera sociale, come poche al nostro tempo, che tocca in profondo e smuove davvero tanto, perchè porta a galla con efficacia e pathos i nodi principali della vicenda, e soprattutto fa parlare la gente.
Copertina che più death metal non si potrebbe, un’intro che ci prepara al massacro e via, si viaggia tra i gironi infernali dell’old school insieme agli spagnoli Morbid Flesh
I tre quarti d’ora del lavoro ci riconsegnano a sonorità solo apparentemente datate ed intrise degli umori e dell’essenza primordiale del doom
Se pensate che battezzare il proprio disco d’esordio “State Of Grace” sia una cosa da arroganti, state certi che ad ascolto finito sarete costretti a cambiare idea.
L’autore, che ha comunque delle doti, potrebbe a mio avviso fare di più, e il tutto sta in piedi solo grazie allo stile manga che fornisce più di un motivo di interesse.
Gli Human Infection contagiano con il loro brutal death violento e potentissimo.
Grande ritorno per la band svedese con il suo death Metal dalle reminiscenze Edge Of Sanity con un album da avere senza riserve.
Torna con una nuova splendida veste il leggendario primo album omonimo dei Dark Quarterer, fulgido esempio di Epic Metal nostrano.
Cascata di note messe in ordine matematicamente, melodie sottomesse all’umana volontà, con un incedere alla Isis, o meglio ancora alla Drawers.
Un caleidoscopio di umori e suoni che, partendo da una forte impronta grunge/alternative, porta a viaggiare senza meta all’interno degli anni novanta, nel meglio che il rock ha regalato in quel decennio.
La recensione è un testo valutativo e interpretativo di un’ opera letteraria, scientifica o artistica (come un film, un’opera teatrale e musicale), di cui vengono analizzati gli aspetti contenutistici ed estetici.
In genere le recensioni sono destinate ad un vasto pubblico e vengono pubblicate su riviste e giornali. Il termine deriva dal verbo latino “rĕcensēre” (rĕcensĕo, rĕcenses, recensui, recensum, rĕcensēre) e significa “esaminare”, “passare in rassegna”, “riflettere”.
MA ANCHE NO !
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY (do-it-yourself) hanno una storia lunga e importante nella cultura punk e alternativa. Le fanzine sono state uno dei principali mezzi di comunicazione della cultura punk, offrendo ai fan un’opportunità per esprimere le proprie opinioni e condividere le proprie passioni.
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY sono spesso scritte da appassionati di musica o musicisti stessi, il che conferisce loro un’opinione autentica e appassionata. Le recensioni possono essere estremamente dettagliate e approfondite, spesso includendo informazioni sulle influenze musicali dell’artista, le tecniche di registrazione utilizzate e i temi delle canzoni.
Le recensioni all’interno delle fanzine DIY sono spesso associate al movimento punk e alternativo. Le fanzine DIY sono spesso auto-pubblicate, stampate su carta economica e distribuite in modo indipendente, il che le rende accessibili a un pubblico di nicchia, oppure come noi sul Web.
In generale, le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY offrono un’opinione autentica e appassionata sulla musica, e sono spesso scritte da persone che condividono la stessa passione per la musica. Tuttavia, è importante considerare che le recensioni sono soggettive e che le preferenze musicali variano da persona a persona, su In Your Eyes scriviamo sempre quello che pensiamo… e non avendo lacci o laccetti con nessuno con la massima autenticità.
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