Black Capricorn – Cult Of Black Friars
Chi è alla ricerca di sonorità leccate e iperprodotte passi oltre, i Black Capricorn fanno musica per chi è come loro, e ciò che ne scaturisce è uno dei migliori album italiani dell’anno.
Chi è alla ricerca di sonorità leccate e iperprodotte passi oltre, i Black Capricorn fanno musica per chi è come loro, e ciò che ne scaturisce è uno dei migliori album italiani dell’anno.
Il suono non è simile al soul revival che si sta ascoltando in questi anni in tutto il mondo, ma è un qualcosa di più originale, che guarda tanto all’Australia quanto al vero Rhythm & Blues degli anni sessanta e settanta.
Promo di tre brani per i blacksters Unholy War.
Sperando che il nostro non si perda per strada, rimettiamo da capo questa piccola perla
I romani Black Therapy sfornano un Ep clamoroso a base di melodic death metal
“Vogliamo suonare musica da weekend e non piu musica da divorzio” . Ascoltare per credere.
Ottimo ascolto per i true death metallers
“Heliocardio” è una piccola gemma che risplende grazie a melodie cristalline che qualificano l’Ep come pregevole esempio di post rock dai tratti piuttosto personali.
Convincente svolta per i belgi Emeth che, al loro brutal, aggiungono una buona dose di technical death
Chi ama i Tool, gli Isis, i primi Breach, o i Pelican più vitaminici qui troverà qualcosa di livello superiore.
Un disco decisamente più a fuoco rispetto al precedente, in cui si comincia ad intuire, in tutto e per tutto, il potenziale del duo
Sia che i vostri palati siano predisposti per gusti delicati e nostalgici in stile primi Beatles, sia che siate dei rudi cavernicoli garagisti e filo-americani seguaci di Sonics, Wailers e confratelli non vi resta che andare Out of The Wild
La recensione è un testo valutativo e interpretativo di un’ opera letteraria, scientifica o artistica (come un film, un’opera teatrale e musicale), di cui vengono analizzati gli aspetti contenutistici ed estetici.
In genere le recensioni sono destinate ad un vasto pubblico e vengono pubblicate su riviste e giornali. Il termine deriva dal verbo latino “rĕcensēre” (rĕcensĕo, rĕcenses, recensui, recensum, rĕcensēre) e significa “esaminare”, “passare in rassegna”, “riflettere”.
MA ANCHE NO !
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY (do-it-yourself) hanno una storia lunga e importante nella cultura punk e alternativa. Le fanzine sono state uno dei principali mezzi di comunicazione della cultura punk, offrendo ai fan un’opportunità per esprimere le proprie opinioni e condividere le proprie passioni.
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY sono spesso scritte da appassionati di musica o musicisti stessi, il che conferisce loro un’opinione autentica e appassionata. Le recensioni possono essere estremamente dettagliate e approfondite, spesso includendo informazioni sulle influenze musicali dell’artista, le tecniche di registrazione utilizzate e i temi delle canzoni.
Le recensioni all’interno delle fanzine DIY sono spesso associate al movimento punk e alternativo. Le fanzine DIY sono spesso auto-pubblicate, stampate su carta economica e distribuite in modo indipendente, il che le rende accessibili a un pubblico di nicchia, oppure come noi sul Web.
In generale, le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY offrono un’opinione autentica e appassionata sulla musica, e sono spesso scritte da persone che condividono la stessa passione per la musica. Tuttavia, è importante considerare che le recensioni sono soggettive e che le preferenze musicali variano da persona a persona, su In Your Eyes scriviamo sempre quello che pensiamo… e non avendo lacci o laccetti con nessuno con la massima autenticità.
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