Lilyum – Glorification Of Death
I Lilyum preferiscono essere piuttosto che apparire e questo loro quinto album convince per l’adesione ad uno stile consolidato ma reso affascinante da un’interpretazione sentita e personale
I Lilyum preferiscono essere piuttosto che apparire e questo loro quinto album convince per l’adesione ad uno stile consolidato ma reso affascinante da un’interpretazione sentita e personale
Signore e Signori, ecco a voi l’inizio del viaggio entro l’esimia editrice Vaporteppa, che ci presenta le proprie fiere opere.
Spettacolare esordio per i Dysnomia, con il loro debutto omonimo
L’ascolto dei Bad Idea è come riassaggiare quel piatto dal sapore così buono ma che non mangiavo più da tempo
Ottimo secondo lavoro per la coppia Will Wallner e Vivien Vain, all’insegna di quell’hard rock britannico che tanto ha dato alla musica internazionale.
Praticamente tutta la discografia dei grindsters slovacchi Idiots Parade in un solo cd.
Il secondo LP di Anenon è una prova di maturità importante, un lavoro di elettronica raffinato e affascinante, caratterizzato dall’equilibrio di atmosfere rarefatte, ritmo, e pennellate di piano e tenor sax, in un’armonica alternanza di staticità e movimento.
“Forgotten Once” è una prova buona ma non imprescindibile, per cui diamo appuntamento agli Edenian in occasione del prossimo full-length.
Un qualcosa che mi meraviglia sempre e mi fa vedere il mondo per quello che è: un enorme equivoco.
I Bloid si rivelano un ottima proposta per gli amanti del thrash-groove metal, validi sotto l’aspetto tecnico senza perdere un’oncia d’impatto
Entrambe decisamente riuscite, le due operazioni targate The Child Of A Creek si rivelano infine complementari e soprattutto, rivelatrici delle indubbie capacità compositive di Lorenzo Bracaloni
Ennesimo ottimo album estremo da parte della WormHoleDeath, con questo devastante lavoro dei turchi Vortex Of Clutter.
La recensione è un testo valutativo e interpretativo di un’ opera letteraria, scientifica o artistica (come un film, un’opera teatrale e musicale), di cui vengono analizzati gli aspetti contenutistici ed estetici.
In genere le recensioni sono destinate ad un vasto pubblico e vengono pubblicate su riviste e giornali. Il termine deriva dal verbo latino “rĕcensēre” (rĕcensĕo, rĕcenses, recensui, recensum, rĕcensēre) e significa “esaminare”, “passare in rassegna”, “riflettere”.
MA ANCHE NO !
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY (do-it-yourself) hanno una storia lunga e importante nella cultura punk e alternativa. Le fanzine sono state uno dei principali mezzi di comunicazione della cultura punk, offrendo ai fan un’opportunità per esprimere le proprie opinioni e condividere le proprie passioni.
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY sono spesso scritte da appassionati di musica o musicisti stessi, il che conferisce loro un’opinione autentica e appassionata. Le recensioni possono essere estremamente dettagliate e approfondite, spesso includendo informazioni sulle influenze musicali dell’artista, le tecniche di registrazione utilizzate e i temi delle canzoni.
Le recensioni all’interno delle fanzine DIY sono spesso associate al movimento punk e alternativo. Le fanzine DIY sono spesso auto-pubblicate, stampate su carta economica e distribuite in modo indipendente, il che le rende accessibili a un pubblico di nicchia, oppure come noi sul Web.
In generale, le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY offrono un’opinione autentica e appassionata sulla musica, e sono spesso scritte da persone che condividono la stessa passione per la musica. Tuttavia, è importante considerare che le recensioni sono soggettive e che le preferenze musicali variano da persona a persona, su In Your Eyes scriviamo sempre quello che pensiamo… e non avendo lacci o laccetti con nessuno con la massima autenticità.
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