Claudia Cestoni – La Casa Di Claudia
Un disco pop e femminile che non vi deluderà
Un disco pop e femminile che non vi deluderà
Per i fan dei cannibali americani e del death/brutal d’oltreoceano, “Defiling A Piece Of The Deceased” è assolutamente consigliato
“Dov’è il sole di notte?” è un libro che ha come scopo principale quello di insegnare le tecniche per capire ciò che accade nello spazio ricavando informazioni dai fenomeni della vita quotidiana.
I requisiti per un futuro ricco di soddisfazioni ci sono tutti, l’approccio ad un genere non facile come il prog rivestito di una patina estrema è perfetto e molto originale, per cui aspettiamo i Vihaan ad un’altra tappa, per avvicinarsi ancor di più al traguardo dell’eccellenza.
L’incedere del disco invoglia a coprirsi e a stare nel proprio alveo per un po’, almeno fino alla prossima esondazione del mondo esterno.
Tornano dopo quasi un decennio i brutal deathsters Flesh Disgorged, buona realtà estrema da Singapore.
Una mezza delusione
Questo 7″ è un bell’oggetto non solo dal punto di vista puramente musicale; in casi come questo infatti l’ acquisto non è consigliato, è obbligato!
“Weekends Time” è la svolta garage pop dei People’s Temple, l’ennesimo camaleontico passo in avanti
Fare punk rock di questi tempi non è semplicissimo, poiché la scena non ha più lo smalto dei tempi andati, ma il pro è che i gruppi bravi spiccano maggiormente e i Ribelli Da Bar sono fra questi.
“Crypts of Ancient Wisdom” apre un passaggio per accedere al regno dei morti accompagnati dai Soulskinner.
Darkher è come un veleno che viene assimilato in piccole dosi ad ogni passaggio nel lettore finché, raggiunta la dose massima tollerabile dal nostro organismo, ci paralizzerà definitivamente rendendoci schiavi devoti per l’eternità di questa splendida artista.
La recensione è un testo valutativo e interpretativo di un’ opera letteraria, scientifica o artistica (come un film, un’opera teatrale e musicale), di cui vengono analizzati gli aspetti contenutistici ed estetici.
In genere le recensioni sono destinate ad un vasto pubblico e vengono pubblicate su riviste e giornali. Il termine deriva dal verbo latino “rĕcensēre” (rĕcensĕo, rĕcenses, recensui, recensum, rĕcensēre) e significa “esaminare”, “passare in rassegna”, “riflettere”.
MA ANCHE NO !
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY (do-it-yourself) hanno una storia lunga e importante nella cultura punk e alternativa. Le fanzine sono state uno dei principali mezzi di comunicazione della cultura punk, offrendo ai fan un’opportunità per esprimere le proprie opinioni e condividere le proprie passioni.
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY sono spesso scritte da appassionati di musica o musicisti stessi, il che conferisce loro un’opinione autentica e appassionata. Le recensioni possono essere estremamente dettagliate e approfondite, spesso includendo informazioni sulle influenze musicali dell’artista, le tecniche di registrazione utilizzate e i temi delle canzoni.
Le recensioni all’interno delle fanzine DIY sono spesso associate al movimento punk e alternativo. Le fanzine DIY sono spesso auto-pubblicate, stampate su carta economica e distribuite in modo indipendente, il che le rende accessibili a un pubblico di nicchia, oppure come noi sul Web.
In generale, le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY offrono un’opinione autentica e appassionata sulla musica, e sono spesso scritte da persone che condividono la stessa passione per la musica. Tuttavia, è importante considerare che le recensioni sono soggettive e che le preferenze musicali variano da persona a persona, su In Your Eyes scriviamo sempre quello che pensiamo… e non avendo lacci o laccetti con nessuno con la massima autenticità.
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