The Marigold – Kanaval
Un album dalle atmosfere nere che riesce a coinvolgere e affascinare per tutta la sua durata. Un ritorno decisamente convincente
Un album dalle atmosfere nere che riesce a coinvolgere e affascinare per tutta la sua durata. Un ritorno decisamente convincente
Sono passati dieci anni dall’ultimo album ma per i Mortuary Drape il tempo non conta, avvolti ormai da quell’immortalità artistica che ne fanno una leggenda.
Chi non conoscesse i Destroy All Monsters può essere perdonato solo se ha meno di vent’anni; l’acquisto è obbligatorio per chi, invece, fosse già a conoscenza di tali pepite sonore, rivelandosi un’ottimo compendio all’opera di una band fondamentale.
Un album che ha un suo filo logico e musicisti che ricordano, in ogni frangente, che la musica è, soprattutto, melodia ed emozione, e che la sperimentazione fine a sé stessa è un trucchetto ormai abusato quanto facilmente smascherabile.
Se siete amanti delle sperimentazioni e degli estremismi, troverete in questo affascinante viaggio sonoro un ascolto assolutamente degno di nota
La serata di sabato 20 dicembre a Pinerolo, presso i locali dell’Associazione, è stato un festival del rumore, declinato in due differenti modi da due grandissimi gruppi.
Monumentale terzo lavoro per i bielorussi Infestum, signori del metal estremo oscuro, maligno, sinfonico e industriale.
Abbiamo avuto la gradita opportunità di porre qualche domanda a Mattia Gosetti, chitarrista e leader dei Sirgaus, protagonisti lo scorso anno con il bellissimo “Sofia’s Forgotten Violin”.
Un disco indirizzato prevalentemente agli appassionati del genere, ma che potrebbe convincere anche qualche nuovo ascoltatore
“Fallen In Disbelief”, esordio degli Unmercenaries, si rivela in extremis una delle migliori uscita dell’anno in ambito doom.
Un’ottima opera sul fenomeno Vasco Rossi, finalmente non agiografica o eccessivamente critica.
Una manciata di talenti del death metal al servizio di un lavoro grandioso.
La recensione è un testo valutativo e interpretativo di un’ opera letteraria, scientifica o artistica (come un film, un’opera teatrale e musicale), di cui vengono analizzati gli aspetti contenutistici ed estetici.
In genere le recensioni sono destinate ad un vasto pubblico e vengono pubblicate su riviste e giornali. Il termine deriva dal verbo latino “rĕcensēre” (rĕcensĕo, rĕcenses, recensui, recensum, rĕcensēre) e significa “esaminare”, “passare in rassegna”, “riflettere”.
MA ANCHE NO !
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY (do-it-yourself) hanno una storia lunga e importante nella cultura punk e alternativa. Le fanzine sono state uno dei principali mezzi di comunicazione della cultura punk, offrendo ai fan un’opportunità per esprimere le proprie opinioni e condividere le proprie passioni.
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY sono spesso scritte da appassionati di musica o musicisti stessi, il che conferisce loro un’opinione autentica e appassionata. Le recensioni possono essere estremamente dettagliate e approfondite, spesso includendo informazioni sulle influenze musicali dell’artista, le tecniche di registrazione utilizzate e i temi delle canzoni.
Le recensioni all’interno delle fanzine DIY sono spesso associate al movimento punk e alternativo. Le fanzine DIY sono spesso auto-pubblicate, stampate su carta economica e distribuite in modo indipendente, il che le rende accessibili a un pubblico di nicchia, oppure come noi sul Web.
In generale, le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY offrono un’opinione autentica e appassionata sulla musica, e sono spesso scritte da persone che condividono la stessa passione per la musica. Tuttavia, è importante considerare che le recensioni sono soggettive e che le preferenze musicali variano da persona a persona, su In Your Eyes scriviamo sempre quello che pensiamo… e non avendo lacci o laccetti con nessuno con la massima autenticità.
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