Ommatidia – Let’s Face It
Il nuovo corso degli Ommatidia mostra un volto allo stesso tempo più metallico e melodico che si rifà in maniera competente a quanto è già stato prodotto da altri in passato.
Il nuovo corso degli Ommatidia mostra un volto allo stesso tempo più metallico e melodico che si rifà in maniera competente a quanto è già stato prodotto da altri in passato.
Heavy metal, hard rock, groove, spirito stoner ed un pizzico di metallo moderno fanno di questo lavoro un perfetto esempio di come, volendo cercare bene, il rock continua a dettare legge.
Un disco di “genere”, ma di quelli fatti proprio bene
La bontà delle cantine statunitensi dove giovani ragazzi fanno rivivere lo spirito primordiale del rock, sebbene declinato in forme diverse.
I Sunshadows sono una delle poche band sentite ultimamente nel genere che, aldilà della buona qualità della loro musica, potrebbero trovare anche un riscontro commerciale.
Playmore si rivela un buon lavoro, forse un po’ fuori dai circuiti modaioli di questi ultimi anni, ma divertente e consigliato agli amanti del genere.
Questo esordio autointitolato, ricco com’è di tutti i cliché del genere, alla fine potrà anche risultare gradito a chi apprezza il gothic-dark in ogni sua forma.
Un lavoro corposo e ben costruito che non lascia spazio a delusioni
Iceberg, ovvero come coniugare al meglio urla, asfalto e melodia.
Una ristampa fondamentale in quanto raccoglie tutto quanto possa concernere la seconda vita di questa indispensabile band.
Secondo lavoro per i francesi Evolvent, band symphonic gothic metal dalle buone potenzialità.
Non un album per vecchi nostalgici ma un gran disco nel quale vengono miscelate con sagacia le varie ed inevitabili influenze che i Radio Moscow si portano appresso.
La recensione è un testo valutativo e interpretativo di un’ opera letteraria, scientifica o artistica (come un film, un’opera teatrale e musicale), di cui vengono analizzati gli aspetti contenutistici ed estetici.
In genere le recensioni sono destinate ad un vasto pubblico e vengono pubblicate su riviste e giornali. Il termine deriva dal verbo latino “rĕcensēre” (rĕcensĕo, rĕcenses, recensui, recensum, rĕcensēre) e significa “esaminare”, “passare in rassegna”, “riflettere”.
MA ANCHE NO !
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY (do-it-yourself) hanno una storia lunga e importante nella cultura punk e alternativa. Le fanzine sono state uno dei principali mezzi di comunicazione della cultura punk, offrendo ai fan un’opportunità per esprimere le proprie opinioni e condividere le proprie passioni.
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY sono spesso scritte da appassionati di musica o musicisti stessi, il che conferisce loro un’opinione autentica e appassionata. Le recensioni possono essere estremamente dettagliate e approfondite, spesso includendo informazioni sulle influenze musicali dell’artista, le tecniche di registrazione utilizzate e i temi delle canzoni.
Le recensioni all’interno delle fanzine DIY sono spesso associate al movimento punk e alternativo. Le fanzine DIY sono spesso auto-pubblicate, stampate su carta economica e distribuite in modo indipendente, il che le rende accessibili a un pubblico di nicchia, oppure come noi sul Web.
In generale, le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY offrono un’opinione autentica e appassionata sulla musica, e sono spesso scritte da persone che condividono la stessa passione per la musica. Tuttavia, è importante considerare che le recensioni sono soggettive e che le preferenze musicali variano da persona a persona, su In Your Eyes scriviamo sempre quello che pensiamo… e non avendo lacci o laccetti con nessuno con la massima autenticità.
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