The Haggis Horns – Return Of The Haggis
Dodici pollici che anticipa l’uscita del disco previsto per il prossimo inverno, ed è grande power funk.
Dodici pollici che anticipa l’uscita del disco previsto per il prossimo inverno, ed è grande power funk.
Ottima iniziativa per la Xtreem, che ci regala queste perle racchiuse in una compilation imperdibile per i fans del thrash metal suonato, oltre che con gli attributi, anche con il cervello e con la tecnica.
La curiosità di sentire cosa potrebbero fare con il primo disco lungo non è poca
La Witches Brew licenzia il debutto di questo ottimo gruppo ateniese, dedito ad un thrash old school davvero trascinante e ben fatto.
Questo non è un romanzo qualsiasi. Non gli si può attribuire né la parola “romanzo” né la parola “qualsiasi”: questa è un’opera incantevolmente geniale.
Orakle – Intervista: Quando si intraprende un’intervista, è prevedibile farsi un’idea precostituita del tipo di risposte e dell’approccio che…
“Unstoppable” si rivela un acquisto obbligato per gli amanti di queste sonorità, che rappresentano la storia passata, presente e futura di un genere che non ne vuole sapere di mollare la presa.
I canadesi Reanimator tornano con un nuovo massacro thrash metal: per gli amanti del genere un album da ascoltare senza riserve.
Il debutto dei The Stash Raiders, bizzarro incrocio fra psichedelia, pop, blues e atmosfere esotiche, convince fin dal primo momento grazie al suo sound mai banale o superficiale.
The Gentlemens, lo-fi di matrice proto-punk, che strizza l’occhio al blues del Mississippi.
Un disco dream pop/shoegaze che non vuole aggiungere nulla di nuovo, ma che suona dannatamente bene
I Sunlight hanno rilasciato un debutto molto piacevole, musica che pesca dalla tradizione hard & heavy con gusto, accompagnata da una buona tecnica ed un elevato songwriting.
La recensione è un testo valutativo e interpretativo di un’ opera letteraria, scientifica o artistica (come un film, un’opera teatrale e musicale), di cui vengono analizzati gli aspetti contenutistici ed estetici.
In genere le recensioni sono destinate ad un vasto pubblico e vengono pubblicate su riviste e giornali. Il termine deriva dal verbo latino “rĕcensēre” (rĕcensĕo, rĕcenses, recensui, recensum, rĕcensēre) e significa “esaminare”, “passare in rassegna”, “riflettere”.
MA ANCHE NO !
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY (do-it-yourself) hanno una storia lunga e importante nella cultura punk e alternativa. Le fanzine sono state uno dei principali mezzi di comunicazione della cultura punk, offrendo ai fan un’opportunità per esprimere le proprie opinioni e condividere le proprie passioni.
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY sono spesso scritte da appassionati di musica o musicisti stessi, il che conferisce loro un’opinione autentica e appassionata. Le recensioni possono essere estremamente dettagliate e approfondite, spesso includendo informazioni sulle influenze musicali dell’artista, le tecniche di registrazione utilizzate e i temi delle canzoni.
Le recensioni all’interno delle fanzine DIY sono spesso associate al movimento punk e alternativo. Le fanzine DIY sono spesso auto-pubblicate, stampate su carta economica e distribuite in modo indipendente, il che le rende accessibili a un pubblico di nicchia, oppure come noi sul Web.
In generale, le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY offrono un’opinione autentica e appassionata sulla musica, e sono spesso scritte da persone che condividono la stessa passione per la musica. Tuttavia, è importante considerare che le recensioni sono soggettive e che le preferenze musicali variano da persona a persona, su In Your Eyes scriviamo sempre quello che pensiamo… e non avendo lacci o laccetti con nessuno con la massima autenticità.
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