Enio Nicolini – Heavy Sharing
In pratica questo disco è la partita delle stelle di un certo heavy metal, quelo più legato alle tavole sacre del passato.
In pratica questo disco è la partita delle stelle di un certo heavy metal, quelo più legato alle tavole sacre del passato.
la sua musica potrebbe essere definita musica classica soprattutto per il suo respiro e per la sua composizione, poiché Bucker è un compositore eccezionale.
La Belle Epoque – Il Mare Di Dirac: I La Belle Epoque, formazione bergamasca composta da Luca Boschiroli, Dario Sorano, Paolo D’Adda e Dani…
Dotato tecnicamente e con un vocalist che fa scintille, il gruppo partenopeo ci consegna tra le mani un gioiello di metallo heavy prog, con tutti i crismi per piacere agli amanti dei suoni classici
Gli Atrorum sono sorpendenti nel loro mescolare aperture ariose e lievi a passaggi decisamente massicci e grumosi, l’ascoltatore viene in alcuni momenti completamente spiazzato da momenti schizofrenici
Et Lux Perpetua Luceat Eis… farà la gioia di quei black metallers ancora posseduti dal demone che portò gruppi come Darkthrone, Mayhem e Dissection a scrivere musica per il demonio.
I C+C=Maxigross approdano felicemente su territori pop/psichedelici
Opera, teatro, musical, rock, metal e tanto talento, fanno di Letters From the Labyrinth un monumento alla musica, e la Trans Siberian Orchestra una band patrimonio dell’umanità.
Tra i solchi, ma specialmente nelle atmosfere del nuovo lavoro dei Black Oath, passano davanti a noi spiriti riporati dall’aldilà, incantatori e ministri di altari esoterici che hanno ispirato band del calibro di Death SS, The Black e Paul Chain.
The Dying Beauty ha tutte le carte in regola per soddisfare chi ricerca un approccio più emotivo che fisico al black metal
Signs Preyer – Mammoth Disorder: Un bel southern metal duro e marcio. A chi piacciono le marce della morte in un deserto e che si concludono in un bar al…
“La vera musica è il silenzio. Tutte le note non fanno che incorniciare il silenzio.” (Miles Davis)
La recensione è un testo valutativo e interpretativo di un’ opera letteraria, scientifica o artistica (come un film, un’opera teatrale e musicale), di cui vengono analizzati gli aspetti contenutistici ed estetici.
In genere le recensioni sono destinate ad un vasto pubblico e vengono pubblicate su riviste e giornali. Il termine deriva dal verbo latino “rĕcensēre” (rĕcensĕo, rĕcenses, recensui, recensum, rĕcensēre) e significa “esaminare”, “passare in rassegna”, “riflettere”.
MA ANCHE NO !
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY (do-it-yourself) hanno una storia lunga e importante nella cultura punk e alternativa. Le fanzine sono state uno dei principali mezzi di comunicazione della cultura punk, offrendo ai fan un’opportunità per esprimere le proprie opinioni e condividere le proprie passioni.
Le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY sono spesso scritte da appassionati di musica o musicisti stessi, il che conferisce loro un’opinione autentica e appassionata. Le recensioni possono essere estremamente dettagliate e approfondite, spesso includendo informazioni sulle influenze musicali dell’artista, le tecniche di registrazione utilizzate e i temi delle canzoni.
Le recensioni all’interno delle fanzine DIY sono spesso associate al movimento punk e alternativo. Le fanzine DIY sono spesso auto-pubblicate, stampate su carta economica e distribuite in modo indipendente, il che le rende accessibili a un pubblico di nicchia, oppure come noi sul Web.
In generale, le recensioni musicali all’interno delle fanzine DIY offrono un’opinione autentica e appassionata sulla musica, e sono spesso scritte da persone che condividono la stessa passione per la musica. Tuttavia, è importante considerare che le recensioni sono soggettive e che le preferenze musicali variano da persona a persona, su In Your Eyes scriviamo sempre quello che pensiamo… e non avendo lacci o laccetti con nessuno con la massima autenticità.
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