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Recensione : October Tide – Tunnel Of No Light

Tunnel Of No Light riporta gli October Tide molto vicini ai livelli dei lavori pubblicati alla fine del secolo scorso, rendendone oltremodo gradito il definitivo ritorno sulla scena.

October Tide – Tunnel Of No Light

La storia degli October Tide è legata a doppio filo con quella dei ben più noti Katatonia: infatti, Fredrik Norrman e Jonas Renkse sono stati per oltre un decennio fedeli compagni di viaggio di Anders Nystrom in quella che senza dubbio è stata una delle band più influenti della scena metal Scandinava.

A metà degli anni ‘90 i due diedero vita agli October Tide, fornendo così una sorta di continuità al death-doom di “Dance Of December Souls” (storico album che vedeva Renkse in line-up), rimasto unico esempio del genere nella discografia dei Katatonia. Così videro la luce , nel 1997 “Rain Without End” e, due anni dopo, “Grey Dawn”, ottimi dischi ai quali non venne dato seguito presumibilmente per concentrare tutte le energie sulla band principale.
L’uscita dai Katatonia nel 2010, ha spinto Norrman a riportare in vita il suo antico progetto circondandosi di nuovi musicisti con i quali è stato inciso il discreto “A Thin Shell”. Venendo al presente, questo nuovo Tunnel Of No Light si rivela di levatura superiore al suo predecessore: probabilmente, oltre ad un migliore approccio compositivo di Fredrik verso un sound abbandonato per diverso tempo, anche gli innesti del nuovo cantante Alexander Högbom e del fratello Mattias (con il quale ha condiviso gran parte della carriera nello scorso decennio) al basso hanno avuto il loro peso.
Quest’ultimo lavoro propone sonorità malinconiche ma aspre e, non troppo sorprendentemente, le cose migliori si ascoltano proprio nei brani in cui non affiorano influssi “katatonici”; l’opener Of Wounds To Come è la migliore riprova della ritrovata ispirazione di Norrman, ma è l’insieme del disco che si fa apprezzare non mostrando particolari cedimenti (salvo, parzialmente Caught in Silence).
Il death-doom degli October Tide rifugge soluzioni scontate ed eccessivamente decadenti, rinunciando per esempio all’uso delle tastiere, scelta che rende ancor più cupa l’atmosfera generale; da rimarcare inoltre la prestazione dietro il micoforno di Högbom, capace di passare da un growl profondo ad uno screaming alquanto espressivo spesso nell’arco della stessa strofa.
Tunnel Of No Light riporta gli October Tide molto vicini ai livelli dei lavori pubblicati alla fine del secolo scorso, rendendone oltremodo gradito il definitivo ritorno sulla scena.

Tracklist :
1. Of Wounds to Come
2. Our Constellation
3. Emptiness Fulfilled
4. Caught in Silence
5. The Day I Dissolved
6. Watching the Drowners
7. In Hopeless Pursuit
8. Adoring Ashes

Line-up :
Fredrik Norrman – Guitars
Alexander Högbom – Vocals
Mattias Norrman – Bass
Emil Alstermark – Guitars
Robin Bergh – Drums

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