Decline Of The I – Inhibition
Questo è il classico lavoro che va ascoltato dall’inizio alla fine e con la giusta predisposizione mentale, pena l’impossibilità di insinuarsi nella sua spessa coltre di impenetrabilità
Questo è il classico lavoro che va ascoltato dall’inizio alla fine e con la giusta predisposizione mentale, pena l’impossibilità di insinuarsi nella sua spessa coltre di impenetrabilità
A qualche mese di distanza dall’ottimo full-length di esordio, ritroviamo i Dead Summer Society alle prese con questo Ep che esce per l’etichetta canadese Rain Without End.
Questi venti minuti non sono roba per palati raffinati, piuttosto appaiono adatti a chi predilige l’impatto e la profondità dei suoni rispetto alla loro forma
Esaminando il lavoro nel suo complesso emerge un senso di frammentarietà che probabilmente deriva dalla voglia di sperimentare soluzioni diverse facendo sì che alcuni brani, seppure validi, appaiano talvolta dei semplici abbozzi in attesa di intraprendere con decisione un indirizzo ben definito.
Un album davvero valido, tutto sommato meno derivativo di tanti altri che mi è capitato di recensire recentemente in ambito doom, che merita ben più di un ascolto distratto da parte dei fans del genere.
Un lavoro che merita il supporto incondizionato da parte degli appassionati della scena estrema italiana e che, pur attestandosi già su un buonissimo livello, lascia intuire interessanti margini di miglioramento per i bravi Bahal.
Dopo una storia relativamente breve e un solo demo alle spalle, i Wind Rose esordiscono su lunga distanza con un concept album ambizioso quanto ben riuscito.
Il sound degli Ysengrin è costantemente rivolto alla ricerca di suoni essenziali, se vogliamo quasi primitivi, ma contemporaneamente in grado di colpire l’ascoltatore tenendolo avvinghiato al lunghissimo brano per tutta la sua durata.
Il giudizio finale, sotto forma di voto, rappresenta una media tra la bontà oggettiva della proposta e la sua relativa originalità
Valkiria – Intervista: Here Comes The Day dei Valkiria è stata una delle migliori uscite del 2012; a…
L’etichetta spagnola Memento Mori pubblica questo split album che ci fornisce l’opportunità di testare lo stato di salute di due tra le migliori band appartenenti alla scena death-doom europea.
Resta solo da augurarsi che Tempestuous Fall non rimanga un progetto secondario per il musicista australiano ma che, al contrario, venga ulteriormente sviluppato considerando che l’eccellenza, rappresentata dai capiscuola del genere, non è affatto lontana.
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