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Stefano Cavanna

Come la maggior parte dei nati negli anni Sessanta, la mia formazione musicale, come ascoltatore, è stata segnata principalmente dal progressive rock, almeno fino al decennio successivo, quando ho iniziato ad essere attratto da sonorità più cupe; da lì si è aperta una galassia di note fino ad allora sconosciute, con la scoperta della darkwave e del gothic rock. Ma il vero colpo di fulmine è arrivato dall'ascolto di Forest Of Equlibrium dei Cathedral, l'album che ha spalancato le porte dei sepolcri da cui sono scaturite prima le sonorità gotiche dei primi Anathema e My Dying Bride, e poi quelle più funeree provenienti dalla Finlandia con Shape Of Despair e Skepticism, un passo decisivo e irreversibile verso quegli abissi sonori che non ho più smesso di frequentare. Questa passione si è concretizzata con la scrittura del libro "Il Suono del Dolore - Trent'anni di Funeral Doom", pubblicato da Tsunami Edizioni nel 2023.
https://facebook.com/stefano.cavanna.1
Recensioni

Facebreaker – Dedicated To The Flesh

I Facebreaker hanno pochi ma chiari obiettivi: raccontare le loro storie animate spesso da putride creature antropofaghe e picchiare duro senza fare prigionieri , centrandoli entrambi senza troppi patemi.

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Disbeliever – The Dark Days

Secondo album per i pisani Disbeliever, alle prese con un gothic metal di buona fattura per quanto, in molti frangenti, fin troppo devoto ai loro numi tutelari Paradise Lost.

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Recensioni

Septicflesh – Esoptron (re – Release)

Il 1995 fu un anno magico per il death-doom se pensiamo che vide l’uscita di autentiche pietre miliari quali “The Angel And The Dark River” dei My Dying Bride, “The Silent Enigma” degli Anathema e “Draconian Times” dei Paradise Lost.

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Sleepwalkers – Hollowpath

Gli Sleepwalkers possiedono i numeri per potersi ritagliare uno spazio rilevante all’interno della scena, quindi attendiamo fiduciosi le loro prossime mosse.

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Doomraiser / Caronte – Split

Uno split che si rivela, quindi, un’autentica chicca per gli appassionati, oltre che un prezioso e gradito antipasto in grado di lenire l’attesa per le prossime prove su lunga distanza di due band dallo status ormai consolidato.

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Angels Of Babylon – Thundergod

Thundergod è un disco che va ascoltato con la consapevolezza di trovarsi di fronte a un prodotto che è lontano anni luce da certa musica plastificata e prefabbricata che ci viene troppo spesso propinata

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Pest – The Crowning Horror

Gli svedesi Pest sono in attività da ormai quindici anni e questo The Crowning Horror, sebbene sia datato 2013 e costituisca solo il loro quarto full-length, effettivamente sembra provenire direttamente dagli anni ’90.

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Dark Moor – Ars Musica

I madrileni Dark Moor sono sulla breccia ormai da oltre un decennio, nel corso del quale hanno dato alle stampe quasi un full-length ogni anno mantenendo un livello qualitativo medio di tutto rispetto.

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The Great Saunites – The Ivy

Quando ogni tanto, nello smazzare il materiale che ci arriva, mi imbatto in un disco che esula dai generi che meglio conosco, il problema maggiore è quello di aver poco da raccontare e soprattutto d’essere sprovvisto di adeguati termini di paragone.

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