Lorn – Subconscious Metamorphosis
Suoni ipnotici, pesanti, eppure mai del tutto scevri di melodia ed esibiti con una tecnica di prim’ordine, sono tutto ciò che si richiede ad un disco di questo tipo.
Suoni ipnotici, pesanti, eppure mai del tutto scevri di melodia ed esibiti con una tecnica di prim’ordine, sono tutto ciò che si richiede ad un disco di questo tipo.
Gli svedesi Pyramido continuano la loro progressione con un terzo full-length che li conferma come una delle realtà più fulgide dello sludge doom europeo.
Chi guarda ancora con giustificata nostalgia all’epoca storica contrassegnata dal trio delle meraviglie “Shades Of God” / “Icon” / “Draconian Time”, non potrà che accogliere con soddisfazione questa full immersion in atmosfere che gli stessi autori, oggi, faticano non poco a riprodurre.
Un‘uscita interessante per un progetto dalle buone potenzialità.
Una proposta migliorabile ma che già oggi risulta sicuramente intrigante oltre che coraggiosa.
Un disco che va a scavare l’anima in profondità, lasciando ferite e lacerazioni difficilmente sanabili.
L’esordio su lunga distanza degli ascolani Arvensvarthe dimostra ampiamente quanto sia possibile produrre buoni dischi senza dover per forza rincorrere l’originalità a tutti i costi.
Difficile davvero attendersi qualcosa di meglio da una band pressoché sconosciuta e alla sua prima uscita, per di più autoprodotta.
Gli Ea si confermano una garanzia in ambito funeral melodico, anche se “A Etilla” si rivela leggermente inferiore al suo predecessore.
Saturnus, Doomraiser, The Foreshadowing, Shores Of Null, (echo) – Brescia, Colony 11 Gennaio 2014: Ci sono momenti nella vita di ciascun individuo nei quali il destino sembra divertirsi a sovrapporre impegni, avveniment…
Un lavoro che scorre lentamente tra distorsioni portate allo spasimo e che gli amanti del doom più ortodosso non mancheranno di apprezzare.
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