Svadilfare – Krig I Kunst
“Krig I Kunst” è opera piacevole e ben eseguita da un musicista competente e sicuramente addentro al genere in modo sincero, ma mancano quei sussulti capaci di farlo emergere tra la massa.
“Krig I Kunst” è opera piacevole e ben eseguita da un musicista competente e sicuramente addentro al genere in modo sincero, ma mancano quei sussulti capaci di farlo emergere tra la massa.
“Edari” è un album difficilmente catalogabile ma sempre contenuto in un alveo di ascoltabilità, laddove la sperimentazione non diviene un artificio fine a sé stesso.
L’album è piuttosto valido, pur non rivelandosi un ascolto facile, proprio perché è apprezzabile la ricerca da parte dei Sea Of Disorder di sonorità meno conformi agli stilemi del post rock.
Ergot con questo disco si pone come una delle realtà più interessanti del metal tricolore, alla luce anche dell’imponente progressione evidenziata nell’ultimo anno.
Per chi ama le sonorità oggi simboleggiate dai vari Moss, Patterson e dai fratelli Cavanagh, Still Bleeding è un album assolutamente imperdibile.
L’ennesima nuova stimolante scoperta proveniente dalla scena death-doom ucraina sulla quale focalizzare l’attenzione anche in prospettiva futura.
i Finister, diciamolo con forza e senza tema di smentita, sono già oggi una grandissima band, e se sono molto giovani e solo al primo album, meglio per loro (e di riflesso anche per noi …).
Un Ep magnifico, che ripropone ai suoi massimi livelli il meglio del death/doom scandinavo e statunitense
Stuzzicante split proposto dalla SixSixSix, che propone tre progetti solisti dediti al black metal ma con approcci piuttosto differenti.
“Veganity” è un titolo che non lascia dubbio alcuno sui contenuti del disco: Shadow Man presenta ben quattordici brani con i quali riesce abilmente a toccare le corde di chi è sensibile al problema (e, si spera, anche di molti tra quelli che ancora non lo sono).
Il metal occulto di scuola italiana e una consistente spruzzata di black in salsa mediterranea sono gli ingredienti di base che rendono “Cimiterivm” un gran bel disco.
Un bellissimo lavoro, capace di rievocare in maniera del tutto personale le sonorità che furono portate alla ribalta negli anni ’70 dalla florida scena tedesca, con nomi quali Klaus Schulze, Tangerine Dream e Popol Vuh, tra gli altri.
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