Eric Fuentes – Copper And Gold
Pianoforte e voce. E a volte una chitarra. Attitudine hardcore e voglia di dimostrare che anche in tempi più o meno moderni si può fare un disco come ai tempi dei crooners.
Pianoforte e voce. E a volte una chitarra. Attitudine hardcore e voglia di dimostrare che anche in tempi più o meno moderni si può fare un disco come ai tempi dei crooners.
Dall’Ucraina ecco un gothic doom metal con tante tastiere e molta epicità. Titoli e testi in cirillico sono a testimoniare della prepotente ascesa delle band dell’ex Unione Sovietica in ambito metal e non solo.
Concittadini di Giovanni Paolo II, i Mind Affliction fanno un death metal potente e fortemente tinto di black metal.
I russi Edvian propongono un prog metal molto melodico e tecnico. Il loro suono è un misto delle lezioni assorbite dai numi tutelari del genere per poi aggiungere una forte impronta personale.
Spiazzante e multiforme creatura oscura formata da due pazzi che rispondono al nome di William Kopecky e Dimitar Dimitrov, che dal 2008 hanno unito le loro forze negli Haiku Funeral.
Disco con una magnifica traiettoria sbilenca, come un calcio di punizione che non si può smettere di guardare mente la palla s’infila nel sacco. Musica gioiosa, groove davvero belli e ballabili, felicità e anche, perchè no, un tocco di leggerezza che non guasta.
Ibrido black death metal per la one man band Berkowitz di Unas (Robert Zimmermann).
Band di Katowice (Polonia), attiva dal 2005, che giunge solo ora al suo debutto su lunga distanza, con codesto Blast Them All Away, notevole disco di metallo brutale
Due canzoni, due autostrade soniche di circa 18 minuti l’una, suonate interamente dal polistrumentista Fabio Cuomo, di formazione batterista.
Sesta tappa dei viaggi di Nio Siddharta, aka Nio dei genovesi Zero Plastica, che va alla ricerca del rap undeground per tutto il globo. Questa volta tratta di Cuba, la Isla Verde, che ha una fiorente scena hip hop, che si conttrappone fortemente al reggaeton, marcatamente sessista e purtroppo di grande successo a Cuba.
Gli Astral Sleep fanno musica per menti aperte e ricettive, per spiriti pronti al viaggio. Questi ragazzi finlandesi coniugano il doom al rock, con una forte tendenza a catapultarsi negli anni settanta.
Volendo fare i faciloni si potrebbero definire i Bullitt come i Foo Fighters spagnoli, ma in realtà sono molto di più.
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