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Francesco Cerisola

Ho scritto per Musicboom (inutile che cerchiate il sito, non esiste più nulla, purtroppo), ho fatto alcuni mesi su Rockit e faccio parte della DreaminGorilla Records.
https://www.linkedin.com/in/francesco-cerisola-252269b4/?originalSubdomain=it
Recensioni

El Santo – Il Topo Che Stava Nel Mio Muro

Lorenzo Borroni, Daniele Mantegazza e Giorgio Scorza, messi da parte i La Stasi, ritornano, in collaborazione con Pasquale Defina (già Volwo e Atleticodefina), con El Santo, progetto musicale orientato su sentieri blues/alternative rock che non disdegnano incursioni in ambito folk/cantautorale.

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King Of The Opera – Nothing Outstanding

Alberto Mariotti, già noto ai più per i due album pubblicati sotto il nome di Samuel Katarro, ritorna, accompagnato da Francesco D’Elia e Simone Vassallo, con un nuovo nome (King Of The Opera) e un nuovo lavoro, “Nothing Outstanding”. Il disco, pur continuando a percorrere sentieri sperimentali e di difficile catalogazione, si concentra su sonorità indie rock cupe, nette e precise, mettendo un po’ da parte il blues psichedelico dei precedenti lavori.

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Drama Emperor – Paternoster In Betrieb

A tre anni di distanza dall’ep di debutto, i tre Drama Emperor (Michele Caserta, Cristiano Ballarini, Simone Levantesi) ritornano con il loro primo disco lungo. Paternoster In Betrieb, questo il nome dell’opera (in uscita per Seahorse Recordings), si compone di otto brani dalle tinte elettro punk/industrial/dark wave.

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Radias – Radias

Suonano assieme da vent’anni i Radias (Luca Torelli, Alessandro Spinelli, Giorgio Borgatti), ma mai sono usciti allo scoperto. Lo fanno ora, dopo cinque anni passati a studiare e sperimentare con l’elettronica. Il loro disco di debutto, prendendo il nome della band stessa, si compone di otto brani dal minutaggio piuttosto contenuto caratterizzati da una sorta di incalzante elettro-post rock.

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Slobber Pup – Black Aces

Se Slobber Pup è il nome dietro cui si nascondono Jamie Saft (New Zion Trio, Metallic Taste Of Blood), Trevor Dunn (Mr Bungle, Melvins, Fantomas, Tomahwk), Joe Morris (icona free-jazz della chitarra elettrica nella East Coast americana) e Balazs Pandi (Obake, Metallic Taste Of Blood), Black Aces è il nome del loro primo album insieme: un mastodontico concentrato di free jazz, noise, blues e metal.

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Cortex – Cinico Romantico

Enrico Cortellino, in arte Cortex, ritorna, a cinque anni di distanza dal suo disco di debutto, con i dieci brani del ruvido e avvolgente Cinico Romantico. L’album, registrato insieme ad Abbazabba e completamente autoprodotto, si muove su coordinate pop/blues ed ospita alla batteria Francesco Valente de Il Teatro Degli Orrori.

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Hot Head Show – Perfect

I tre Hot Head Show, già conosciuti dai più per il disco del 2011 (The Lemon Lp) e per i concerti in apertura ai Primus, ritornano con un nuovo album, Perfect. Il lavoro, composto da dieci brani, prosegue il discorso intrapreso in precedenza, mescolando, con un pizzico di follia, funk, jazz e math rock.

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Granprogetto – La Cena Del Bestione

I tre toscani Marco Balducci, Francesco Fanciullacci, Davide Miano, persa per strada Georgia Costanzo e cambiato il nome della propria band da La Camera Migliore a Granprogetto, partono per una nuova avventura con i tredici brani del loro La Cena Del Bestione, album a metà fra indie rock, country rock, alternative rock e psichedelia.

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Hank! – Atti Pubblici In Luoghi Osceni

A tre anni da “Piedali Ep”, i siciliani Hank! (Francesco Pintaudi, Salvatore Aiello, Claudio Gambino, Giorgio Bovì), debuttano sulla lunga distanza con i dieci brani dell’eccentrico e festoso Atti Pubblici In Luoghi Osceni, album incentrato su sonorità indie rock/beat/pop.

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Slow Earth – Latitude And 023

Gli svedesi Slow Earth, dopo aver pubblicato un paio di canzoni (diffuse a livello europeo), ritornano con il loro primo lavoro ufficiale, l’Ep Latitude And 023. Il disco, composto da cinque brani e un paio di bonus track, si muove su sonorità indie rock/post rock, catturando l’attenzione con le sue atmosfere delicate e rarefatte.

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Montauk – Montauk

I Montauk, formazione alquanto misteriosa (non si riesce a saper altro se non che esistono da poco più di un anno), debuttano sulla lunga distanza con questo album omonimo. Il lavoro, custodito all’interno di una confezione in cartone e impreziosito da una serie di interessanti illustrazioni, si compone di otto brani indie rock/hardcore/emo grezzi e pieni di genuinità.

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