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Recensione : Black Oath – To Below And Beyond

Tra i solchi, ma specialmente nelle atmosfere del nuovo lavoro dei Black Oath, passano davanti a noi spiriti riporati dall'aldilà, incantatori e ministri di altari esoterici che hanno ispirato band del calibro di Death SS, The Black e Paul Chain.

Black Oath – To Below And Beyond

Non è la prima volta che parlando di un album mi ritrovo a fare riferimento alla scena dark italiana, una fonte di ispirazione inesauribile, nella musica come nel cinema, specialmente negli anni settanta e ottanta, con artisti diventati oggetto di culto in tutto il mondo e punto di riferimento per chi non si accontenta di opere usa e getta, ma affascinato dall’arte,esplora l’underground, in questo caso quello del metal doom, colmo di riferimenti all’oscuro mondo dell’occulto.

L’Italia (fortunatamente) non è solo il paese dei talent show o dei film dei Vanzina, nel suo dna risiede una forte tradizione mistico occulta, esplosa negli anni settanta con registi che hanno fatto scuola, insegnando cinema horror a tutto il mondo.
Se poi, come in questo caso si parla di musica, l’importanza delle nostre band, nel dark/prog così come nel metal classico ed estremo diventa esponenziale.
I milanesi Black Oath portano avanti la tradizione italica nel genere da quasi dieci anni, il loro esordio omonimo uscì due anni dopo la fondazione in formato ep, poi altri lavori minori e due full length The Third Aeon del 2011 e Ov Qliphoth and Darkness licenziato due anni fa.
Metal classico, accenni al doom e tanta atmosfera dark sono le principali caratteristiche del sound di questo bellissimo lavoro, che affonda le radici nel dark metal prog nazionale, colmo di stupende ed oscure melodie vintage, un viaggio mistico nella musica esoterica, presi per mano dalla splendida voce di A.Th, sarcedote di questa liturgia occulta che per quasi un’ora ipnotizza e seduce.
Molto scorrevole, complice un songwriting maturo ed ispirato, To Below And Beyond è la classica opera senza tempo, lontana da facili estremismi, ma ben consolidata nella parte oscura dell’heavy metal classico, dove torna ad avere importanza nel sound, sua maestà il riff, potente e melodico, cadenzato nel suo lungo incedere e valorizzato da solos che escono dal mondo oscuro ammalianti e tragici.
Non un brano che scende sotto una media che rimane altissima per tutta la durata del lavoro, tenendo l’ascoltatore incollato alle cuffie, perso nelle atmosfere messianiche di songs come I Am Athanor, l’enorme Flesh To Gold, la più doom oriented del lotto e la grandiosa title track, monumento all’heavy/dark esoterico e occulto.
Tra i solchi, ma specialmente nelle atmosfere del nuovo lavoro dei Black Oath, passano davanti a noi spiriti riportati dall’aldilà, incantatori e ministri di altari esoterici che hanno ispirato band del calibro di Death SS, The Black e Paul Chain.
Un’opera nera che non deluderà gli amanti del genere , il più underground ed affascinante di tutte le varie anime della musica metallica.

TRACKLIST
1. Donum Dei
2. Wicked Queen
3. I Am Athanor
4. Mysterion
5. Flesh to Gold
6. Sermon Through Fire
7. Healing Hands of Time
8. To Below and Beyond (Ars Diaboli)

LINE-UP
A.Th Vocals, Guitars, Bass
Chris Z. Drums
B. R. Guitars

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