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Recensione : Yasru – Öz

Per chi non ha mai visitato la Turchia, l’ascolto di questo lavoro degli Yaşru può essere l’occasione di intraprendere un piacevole viaggio virtuale

Yasru – Öz

I turchi Yaşru , attivi da circa un lustro, ci propongono questo loro ottimo secondo album intitolato Öz.

Dopo il folk metal nordico, quello celtico e quello del mediterraneo occidentale, ecco affacciarsi alla ribalta questa sua intrigante variante che, come la nazione dalla quale proviene, alla fine si rivela un crogiolo di influenze a cavallo com’è tra le sonorità europee e quelle più tradizionalmente di stampo orientale.
La band, di fatto, è guidata dall’esperto musicista di Istanbul Berk Öner, che si occupa con grande perizia sia delle parti vocali sia di quasi tutta la strumentazione, in particolare quella etnica, lasciando che i suoi due compagni d’avventura si dedichino alla sola base ritmica.
Berk non ha una voce eccezionale, ma la sua timbrica molto evocativa si rivela del tutto adeguata al genere proposto, così come la parte strumentale si mostra molto più orientata verso suoni afferenti la tradizione rispetto alle proposte che ascoltiamo di solito in quest’ambito, lasciando che la componente metal resti tutto sommato sullo sfondo.
E’ anche vero, del resto, che a livello di ritmica talvolta affiora un qualche retaggio doom, (in particolare nella magnifica Yağmur) oltremodo gradito in quanto capace di elevare ulteriormente il tasso emotivo del lavoro.
La componente orientaleggiante non prevarica mai melodie molto lineari, non così dissimili da quelle che siamo abituati ad ascoltare nelle nostre lande e, in tal modo, Berk riesce a portare l’ascoltatore in territori sicuramente non familiari senza che, per questo, ci sia il rischio di respingerlo mettendolo di fronte a sonorità eccessivamente ostiche.
Öz, infatti, è un album snello, che in meno di quaranta minuti racconta molto di questo splendido paese nel quale convivono realtà contrapposte come quella metropolitana di Istanbul e quella rurale dell’Asia Minore.
Per chi non ha mai visitato la Turchia, l’ascolto di questo lavoro degli Yaşru può essere l’occasione di intraprendere un piacevole viaggio virtuale e, nello specifico, il folk si conferma, fra tutti i generi musicali, uno dei veicoli ideali per far veleggiare la nostra immaginazione.

Tracklist:
1. Saymalıtaş
2. Tunç Yürekliler
3. Yol Verin Dağlarım
4. Yağmur
5. Öd Tengri Yasar
6. Bilge Kağan’nın Sözü
7. Kara Haber
8. Gecenin Türküsü

Line-up:
Batur Akçura – Bass
Mert Gezgin – Drums
Berk Öner – Vocals, Guitars, Ethnic instruments

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