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Recensione : Salem – Dark Days

Dotato di un songwriting ispirato, Dark Days non manca di stupire per freschezza compositiva e brani che esplorano l'hard & heavy dei primi anni ottanta

Salem – Dark Days

Non può che far piacere il ritorno dei Salem con un nuovo album, specialmente se si cominciano ad avere abbastanza primavere per aver vissuto gli anni d’oro della new wave of british heavy metal.

Operazione nostalgica? Non direi visto la qualità della musica di cui è composto Dark Days e poi non stiamo certo parlando
di un gruppo su cui una label possa contare economicamente, quindi ben vengano le band storiche dell’underground metallico, zoccolo duro di un mondo che a dispetto del passare degli anni è ben lungi da lasciare il passo, qualitativamente parlando.
Fondati nel lontano 1979, i britannici Salem diedero alle stampe una serie di demo, tra il 1981 ed il 1983, per poi perdersi nei meandri dell’underground, tornando sul mercato con la compilation In The beginning … datata 2010.
In questi ultimi sei anni il gruppo ha trovato nuovi stimoli ed una buona costanza discografica, licenziando due ep ed il primo full length, Forgotten Dreams uscito tre anni fa.
Per la label tedesca Pure Steel, una garanzia di qualità nei i suoni classici, esce questo nuovo album, molto bello e ben curato a partire dall’artwork e dall’ottima produzione, non troppo moderna ma neanche persa nel vintage a tutti i costi, così da risultare perfetta per il sound del gruppo inglese.
Capitanati dal singer Simon Saxby, vero animale al microfono con l’ugola che si avvicina a Biff, maestro sassone se si parla di heavy metal, il gruppo propone la sua personalissima rivisitazione del sound che fu il padre di tutti o quasi i generi di cui è composto il mondo metallico, ammantando di ritmiche hard rock il suo metallo pesante.
Dotato di un songwriting ispirato, Dark Days non manca di stupire per freschezza compositiva e brani che esplorano l’hard & heavy dei primi anni ottanata, alternando songs dall’impatto metallico, suggestivi crescendo maideniani e hard rock di chiara ispirazione Thin Lizzy.
La classe non manca, il sound chiaramente derivativo non intacca la performance dei nostri e brani come Nine Months, Complicated, l’esaltante titletrack e la bellissima semiballad Prodigal Son, hanno il compito di far rivivere le gesta di band storiche come Saxon, UFO ed Iron Maiden.
Un ritorno più riuscito non si poteva auspicare: certo, Dark Days rimane un lavoro adatto ai vecchi amanti del classic metal e difficilmente troverà estimatori nella nuova generazione di fans tutti blast beat e velocità a palla, ma noi vecchi marpioni del metallo pesante facciamo spallucce e ci godiamo questa bellissima raccolta di canzoni.

TRACKLIST
1. Not Guilty
2. Ninth Months
3. Complicated
4. Lost My Mind
5. Dark Days
6. Second Sight
7. Tormented
8. Fallen Angel
9. Toy Story
10. Prodigal Son
11. Tank

LINE-UP
Simon Saxby – vocals
Paul Macnamara – guitars
Paul Mendham – drums
Mark Allison – guitars
Adrian Jenkinson – bass

SALEM – Facebook

https://www.reverbnation.com/SalemUK

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