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Recensione : Misericordia – Throne Of Existence

L'approccio al genere dei Misericordia è sicuramente devoto al suono delle origini, ma il valore aggiunto è fornito da una capacità di scrittura che rende ogni brano degno d'essere ascoltato.

Misericordia – Throne Of Existence

Se dopo oltre vent’anni siamo ancora qui ad entusiasmarci al cospetto di un disco di black metal, i motivi sono principalmente due: intanto, il fatto che chi lo suona oggi lo fa con una cura per i dettagli ed una perizia tecnica che era sconosciuta ai pionieri, molti dei quali sono divenuti musicisti completi solo dopo molto anni, poi perché le band odierne non fanno rimpiangere per intensità e convinzione quelle che hanno tenuto a battesimo il genere, pur non potendo esibire per forza di cose la stessa carica innovativa.

Gli svedesi Misericordia esistono da oltre 15 anni ma, di fatto, sono stati fermi per buona parte di questi subito dopo l’uscita del loro album d’esordio
E’ del 2010 il promo che ha ridato nuovo impulso alla storia della band, con quattro ottimi brani che ritroviamo anche in questo Throne of Existence, nel quale un’esperienza musicale che viene da lontano va ad affiancarsi alla freschezza compositiva di chi ha, evidentemente, ancora molto da dire.
L’approccio al genere del combo di Norrköping è sicuramente devoto al suono delle origini, del quale mantiene i tratti corrosivi e le tematiche profondamente anticristiane, ma il valore aggiunto è fornito da una capacità di scrittura che rende ogni brano degno d’essere ascoltato con la massima attenzione, grazie a linee melodiche splendide che vanno ad combinarsi con un assalto sonoro violento quanto ragionato.
Da una band svedese è normale fare riferimento ai massimi esponenti della scuola nazionale, quindi Dark Funeral e Naglfar, più che Marduk o Watain, sono i detentori di buona parte dei suoni che affiorano da Throne of Existence, ma il tutto avviene in maniera naturale e tutt’altro che forzata.
I dieci brani che compongono il disco non mostrano punti deboli, ma il meglio dal punto di vista compositivo è rinvenibile nelle magnifiche Bleak, The Salvation, nella strumentale In Ater Interlude e nella furiosa The Righteous Order, anche se la perla dell’album è per distacco Abandoned / Unhallowed, entusiasmante fin dal suo incipit e impreziosita da un lavoro di chitarra eccellente, con parti soliste dal gusto classico.
Come detto in fase introduttiva, i Misericordia incarnano alla perfezione questo nuovo corso del black metal, nel quale gli spunti originali dei campioni del passato vengono rielaborati con una tecnica di gran lunga superiore; album come Throne Of Existence sono il terzo (e principale) buon motivo per continuare ad ascoltare ed amare questo genere musicale …

Tracklist:
1. Throne of Existence
2. The Art of Perfection
3. Bleak
4. The Salvation
5. For Our Father
6. In Ater Interlude
7. Abandoned / Unhallowed
8. The Righteous Order
9. Blind by Belief
10. Followers

Line-up:
Endymion – Drums
Kail – Guitars
Deobrigula – Vocals, Guitars

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