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Recensione : Liquid Graveyard – By Nature So Perverse

By Nature So Perverse non manca di destabilizzare con sperimentazioni ritmiche, umori industriali ed un approccio al death/grind moderno, melodico e affascinante.

Liquid Graveyard – By Nature So Perverse

Ancora in preda a convulsioni procurate da quel monolito power/thrash che risulta l’ultimo lavoro del supergruppo statunitense Shatter Messiah, arriva come un treno in corsa il nuovo lavoro dei Liquid Graveyard, altro supergruppo, questa volta molto più estremo e tutto europeo, licenziato ancora dalla Sleaszy Rider Records che, specialmente con queste due releases, sale di diritto sul podio delle label underground dell’ultimo periodo.

Una soddisfazione per Iyezine, che ha creduto nel lavoro della label greca, non mancando di supportare i vari gruppi che le sono stati presentati, tutti di ottimo livello e dalle più svariate sonorità.
Ma torniamo a noi, o meglio ai Liquid Graveyard, combo estremo che vede collaborare tre icone storiche delle sonorità estreme: Shane Embury, enorme (in tutti i sensi) bassista dei re del grind Napalm Death e di altre decine di band tra cui Brujeria, Lock Up, Blood from the Soul e Meathook Seed, John Walker chitarrista dei seminali deathsters britannici Cancer e Nicholas Barker, inumano batterista che ha prestato le sue bacchette a praticamente tutti i migliori act black/death in circolazione (Cradle Of Filth, Dimmu Borgir, Atrocity e Benediction, ma non basterebbe un elenco telefonico per nominarli tutti), con dietro al microfono il growl della cantante Raquel Walker, moglie del chitarrista.
By Nature So Perverse è il terzo lavoro dei Liquid Graveyard (dopo On Evil Days e The Fifth Time I Died, gruppo che non manca di esaudire i desideri estremi dei fans delle band in cui i musicisti hanno militato, specialmente quelle più death oriented, ma non manca di destabilizzare con sperimentazioni ritmiche, umori industriali ed un approccio al death/grind moderno, melodico e affascinante.
Si passa così da brani arrembanti, segnati da una produzione fredda e sintetica, ad altri più ragionati e sconvolti da frenate ritmiche che inducono a sfumature apocalittiche, in un susseguirsi di atmosfere terremotanti.
Grande il lavoro di Barker, un vulcano che esplode ad ogni colpo di bacchetta sulle pelli e notevole il growl della Walker, rabbioso e pregno di attitudine black, mentre i riff del consorte godono di una monoliticità esponenziale così come Shane Embury, di coppia con il drummer, forma una sezione ritmica da infarto, potentissima nelle parti doom, devastante quando la furia grind si impossessa del sound.
La classe non è acqua ed il songwriting, pur nella sua natura estrema, appare ragionato; la furia metallica, così come la potenza devastante, è tenuta a freno puntando sulle atmosfere, estremizzate da una patina di lucida e sintetica pazzia, come un serial killer che nel suo covo, con calma mette in fila gli attrezzi del mestiere prima di accanirsi sulla vittima in un penzolare continuo di ganci e catene, asettico, pulito, senza anima ne pietà.
Un bellissimo ed affascinante lavoro estremo, inutile annoiarvi con track by track o riferimenti più o meno espliciti ma che non renderebbero giustizia ai nomi altisonanti che compongono il gruppo. Fatelo vostro.

TRACKLIST
1. Oppengrinder
2. Motherhate
3. Influence Corrupt
4. Mechanism
5. The Opportunist
6. By Nature So Perverse
7. All Bile All Vile
8. Clonenations
9. Sour Conspiracy
10. Red Eyed Angel
11. Onkalo
12. Outrophy

LINE-UP
John Walker – guitars, backing vocals
Shane Embury – bass
Nick Barker – drums
Raquel Walker – vocals

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