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Recensione : Lanfear – The Code Inherited

Un ottimo album, melodico e progressivo, metallico e perfettamente calato nel trademark compositivo che da anni distingue i Lanfear

Lanfear – The Code Inherited

Tornano sul mercato i prog/power metallers tedeschi Lanfear, gruppo da vent’anni ai margini della scena prog metal a livello commerciale ma capace di rilasciare ottimi lavori come il precedente This Harmonic Consonance, uscito quattro anni fa e da considerare l’apice qualitativo.

Un lungo viaggio nel mondo dei suoni progressivi dal taglio power, iniziato nel 1996 con il debutto Towers e continuato con altri sei capitoli, compreso quest’ultimo lavoro che arriva in questa estate metallica, dal titolo The Code Inherited.
Come tradizione tedesca vuole, la band amalgama con buoni risultati sonorità power e raffinati inserti melodici e progressivi, in un’ottima via di mezzo tra l’irruenza di gruppi come i conterranei Brainstorm e l’eleganza del prog metal di scuola Fates Warning.
The Code Inherited risulta così un ottimo lavoro, prodotto alla grande e dal sound che fa breccia nel cuore degli appassionati per le le ruvide cariche ritmiche, i chorus e le atmosfere melodiche e una buona tecnica esecutiva qualità peculiare nel genere suonato.
Meno sinfonico e tragico rispetto al suo predecessore, il nuovo album risulta più in your face, la componente power del gruppo prende il sopravvento sui brani di cui si compone The Code Inherited, anche se le aperture melodiche, specialmente nei refrain continuano ad essere l’arma in più del sound del gruppo.
Ottimi i dieci minuti della title track, la song più prettamente prog metal dell’album (insieme alla sci-fi oriented Remain Undone) con i suoi repentini cambi di tempo ed atmosfere, mentre si fanno apprezzare le cavalcate metalliche espresse dalla band nell’opener The Delusionist, della devastante progressione ritmica di The Opaque Hourglass e Converging Saints.
Un ottimo album, melodico e progressivo, metallico e perfettamente calato nel trademark compositivo che da anni distingue i Lanfear: per gli amanti del gruppo un ritorno senza sbavature, per chi non ne conoscesse la musica un buon modo per rimediare.

TRACKLIST
1. The Delusionist
2. The Opaque Hourglass
3. Evidence Based Ignorance
4. The Code Inherited
5. Self-Assembled
6. Converging Saints
7. Remain Undone
8. Summer of ’89

LINE-UP
Nuno Miguel de Barros Fernandes – vocals
Kai Schindelar – bass
Markus Ullrich – guitars
Richard Seibel – keyboard
Jürgen Schrank – drums

LANFEAR – Facebook

https://www.youtube.com/watch?v=RsLUPHt6p2w

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