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Recensione : Iris – Radiant

Il duo a stelle strisce ha l’enorme pregio di conoscere a menadito la materia e da ciò ne deriva la pubblicazione di una raccolta di brani orecchiabili, ballabili ma non banali, composti ed eseguiti con indubbia classe.

Iris – Radiant

Pur non essendo un appassionato di synthpop nel vero senso del termine, devo dire che quando mi imbatto in album di indubbio valore, anche questo genere, pur non frequentandolo assiduamente, riesce a fornirmi quelle emozioni che cerco, e sovente trovo, in sonorità decisamente più robuste.

E un album di valore è questo Radiant, ultima fatica di un duo statunitense, gli Iris, i quali, da quanto ho potuto ricavare dalle note biografiche, sono accompagnato da una certa fama nell’ambiente.
Dopo aver ascoltato tre potenziali hit posti uno dietro l’altro all’inizio del lavoro, come Another Way, Phenom (classica canzone dal refrain capace di rimbalzarti nella testa per diversi giorni) e Wayseer, è facile anche per i profani intuire che Reagan Jones ed Andrew Sega sanno perfettamente come muoversi all’interno del genere, badando ad arricchire ogni brano di linee melodiche accattivanti per quanto tutt’altro che scontate o melense.
La palma della traccia più particolare ed intrigante spetta in ogni caso a Sound Becomes Waves, dalla durata praticamente doppia rispetto al resto degli episodi in scaletta, grazie ad uno sviluppo canonico apparentemente canonico che si evolve via via fino a sfociare in un elegante finale dai connotati ambient.
E’ davvero difficile trovare brani che scorrano via senza catturare in qualche modo l’attenzione: la più darkeggiante Don’t Cry, l’ariosa Cries of Insanity e l’altra accoppiata vincente Rewired e Sight Unseen non cesseranno di farvi battere il piedino, accompagnandovi al finale intimista di Life in a Forest con la quale gli Iris si congedano, dimostrando di saper cambiare anche registro quando le circostanze lo richiedono.
Elettronica al servizio della melodia, questa potrebbe essere la definizione più calzante per Radiant, album forse un po’ leggerino per orecchie avvezze a suoni più ruvidi, ma indubbiamente efficace e per lunghi tratti affascinante.
Il duo a stelle strisce ha l’enorme pregio di conoscere a menadito la materia e da ciò ne deriva la pubblicazione di una raccolta di brani orecchiabili, ballabili ma non banali, composti ed eseguiti con indubbia classe.

Tracklist:
01. Another Way
02. Phenom
03. Wayseer
04. In the Clear
05. Sound Becomes Waves
06. Don’t Cry
07. Infinite Yonder
08. Cries of Insanity
09. Rewired
10. Sight Unseen
11. Life in a Forest

Line-up:
Reagan Jones – vocals, songwriting, keyboards
Andrew Sega – keyboards, guitars, programming, production

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