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Giulio Rossi

Intervista con il chitarrista, compositore e fondatore dei Synthesis, nonchè autore di un'ottimo albun solista uscito lo scorso anno.

Giulio Rossi

Giulio Rossi, chitarrista, compositore e fondatore dei Synthesis, ha attraversato trent’anni di rock/metal nazionale, ma in questi ultimi anni, anche con il suo progetto solista, ha continuato a rilasciare lavori stupendi. Iyezine ha avuto il piacere e l’onore di parlare di passato, presente e futuro con questo magnifico musicista, buona lettura.

iye Ciao Giulio. Negli ultimi due anni sei stato protagonista di due uscite discografiche: l’ultimo album dei Synthesis ed il tuo secondo album solista; oltre a doversi confrontare con musicisti diversi, quali sono le differenze fondamentali che emergono lavorando all’interno di una band, piuttosto che nell’operare in totale autonomia?

Un saluto a te Alberto. Dunque le differenze come si può ben immaginare sono notevoli; lavorare in autonomia vuol dire mettere in campo tutto ciò che si possiede in termini di risorse come ad esempio creatività, gusto delle cose, ecc. e lo si fa con grande libertà, insomma non ti devi confrontare più di tanto e non devi neanche scendere a compromessi troppo stretti, fai ciò che ti piace e buona notte. Ben diverso è il mondo di una band fatta di 5 cervelli pensanti ( almeno di solito ) con le loro convinzioni, paure, gusti personali, approccio alla musica, ecc. dove le cose per camminare hanno bisogno di un grande sforzo comune, remando tutti verso un’unica direzione altrimenti è finita.

iye I due album in questione sono molto diversi: uno attinge al class metal ottantiano come da tradizione della band (Synthesis), mentre l’altro ti vede protagonista di un metal dallo spirito neoclassico in pieno Malmsteen sound; quale dei due ha richiesto più energie e, riascoltandoli, in entrambi pensi che ci sia qualche aspetto che a posteriori cambieresti?

Guarda, a me piacciono entrambi e ti dico che non mi capita facilmente di voler cambiare qualcosa di un lavoro in quanto, dovendo e volendolo fare in tempi giusti, dando il massimo possibile in quel preciso periodo, non corro quasi mai il rischio di pentirmi, vado oltre e via. Per ciò che riguarda il secondo CD solista, ho già avuto modo di spiegare in altre occasioni che solo la seconda parte è dedicata al passato mentre la prima è più in linea con quel che sono ora, in termini di gusti. Nella seconda ho voluto dare risalto a quello che per anni è stato il mio cavallo di battaglia nei live e cioè “Electric Caprice”, brano nato nel pieno del boom neo classico, datato 1987 e mai registrato in studio. E’ vero che il tutto richiama certe sonorità ma è pur vero, come dicevo, che è nato in quel periodo preciso quindi si sa cosa aspettarsi.

iye Un paio di mesi fa hai pubblicato il video di “I’ll come to see you tonight”, bellissimo brano dedicato a Piero Iatteri, cofondatore dei Synthesis; in casi del genere sarebbe stato lecito attendersi una ballad ed invece il brano è un roccioso hard rock associato ad un video molto bello: ci puoi raccontare qualcosa in più su questo brano e sulla storia che c’è dietro?

Ti ringrazio per questo spunto: sì, l’idea in effetti era quella della ballad ma ti assicuro che Piero è più contento così da grande rockettaro roccioso qual è stato. E’ incredibile come si sia incastrato tutto alla perfezione per questo brano, tutto davvero, dal testo, alla musica, al video, agli attori, al cantante, al batterista, al produttore Roberto Latini. Penso sinceramente che dentro questo brano ci sia la sua mano, credimi, e mentre scrivo questo ho i brividi.

iye Nei Synthesis, Max Evangelisti è da considerarsi in pratica il tuo braccio destro: in che modo lavorate per ottenere questi ottimi risultati?

Quella con Max è una grande collaborazione che dura ormai da molti anni. Ha conosciuto un periodo di pausa negli anni ’90 ma da circa da 13 anni, come tu hai sottolineato, produce credo cose apprezzabili. Per la parte operativa ti dirò che ci sono stati episodi di stesura dei brani insieme, vedi “A Wider Space”, ma di norma, negli ultimi anni, io gli invio la musica, lui l’ascolta e se gli piace, eheheh, allora si adopera per il testo.

iye Quali sono gli ascolti abituali di un chitarrista dedito al metal ma con una naturale propensione anche al rock?

Credimi, ascolto di tutto e non solo, partecipo a seminari per la composizione con professionisti qualificati, così come continuo ancora a studiare musica.

iye Sei in giro con la tua musica ormai dagli anni ‘80: dall’alto della tua decennale esperienza come giudichi la scena metal/rock attuale, in particolare quella italiana?

E’ un discorso lungo ma cercherò di essere sintetico. Se da una parte ci sono gruppi noti nel mondo, e meno male, dall’altra tutto il contorno che va dalle etichette a potenziali produttori o organizzatori di concerti, non mi sembra che sia tanto cambiato rispetto al passato: pochi mezzi c’erano e pochi mezzi abbiamo oggi, se poi non ci fosse internet sai che dolori…

iye E’ iniziata l’estate, stagione di concerti, nella quale però gli appassionati continuano a riempire gli stadi solo per i soliti nomi mentre il resto arranca,al di là degli effettivi meriti di band e musicisti. Quali sono secondo te i motivi di questa sorta di conservatorismo da parte del grande pubblico metal (in particolare), ma non solo ?

Bella domanda! Molta esterofilia, siamo un paese troppo piccolo e quindi incapace di supportare ciò che di buono ci può essere a livello musicale. Più facile boicottare.

iye A proposito di concerti, hai in programma qualche uscita live in questo periodo con i Synthesis o in versione solista ?

Per ora è tutto in stand-by mi sono preso un periodo di riposo mentale ma conto di tornare in studio in autunno, per il resto vedremo.

iye Guardandoti indietro, hai qualche rimpianto su come si è sviluppata la tua carriera di musicista ? C’è, stata insomma, qualche scelta che con il senno di poi non rifaresti ?

Sì, non rifarei diverse cose, ma so anche che la crescita potenziale di un individuo è segnata da vari episodi ed ognuno di noi ha i suoi tempi, tutto qua. Aggiungo anche che le possibilità economiche di oggi non certo sono le stesse di ieri.

iye Cosa ci dobbiamo aspettare da Giulio Rossi nel prossimo futuro? Puoi anticiparci qualcosa delle prossime mosse discografiche dei Synthesis e del tuo progetto solista?

In questo momento posso dirti che presto andrà in circolo il CD fisico del nuovo Synthesis, uscito nel web a gennaio. Per il mio progetto solista, invece, ho già delle idee che sono a buon punto ma che, come ti accennavo, andranno in lavorazione in autunno; vi terrò informati, comunque, e ringrazio tutta la redazione per lo spazio concessomi.
Un caro abbraccio a tutti

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