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Recensione : Epistheme – Descending Patterns

Ogni traccia di quest’album è un piccolo gioiello metallico, e l'alternarsi di emozionanti atmosfere, il susseguirsi di scariche elettriche e di passaggi più ariosi, ne fanno un'opera impossibile da ignorare

Epistheme – Descending Patterns

Molti anni fa ormai ebbi la fortuna di frequentare assiduamente e per almeno un decennio un piccolo negozio di dischi della mia città, sperduto nei suoi stretti vicoli, poco più di una cantina nella quale, per pomeriggi interi, si parlava di musica e si incontravano fa dei più svariati generi che compongono il mondo dell’hard rock e del metal.

È qui che (mi piace pensare) ho sviluppato e completato il mio piccolo bagaglio di cultura musicale, aiutato dalla mia sete di conoscenza ed interesse nelle varie sfumature della nostra musica preferita.
Nel 1995 un appassionato incallito di death, che ricordo con piacere, mi consigliò l’album di una band siciliana dedita al genere, i Sinoath, il bellissimo “Research”.
Me ne innamorai tanto da consumarlo ma, in seguito, perduto nel mio viaggio fra generi e stili diversi, persi colpevolmente le tracce della band catanese.
Ritrovo oggi con piacere uno dei protagonisti di quel lavoro in questi ottimi EpisTheme, provenienti sempre dalla città etnea, nella persona del cantante Luca Correnti (allora chitarrista), che non ha smarrito la buona abitudine di far parte di grandi gruppi e suonare in ottimi dischi.
La band nasce nel 2010, fondata dal bassista Riccardo Liberti; dopo vari assestamenti di line-up e l’ingresso nel  gruppo di Luca Correnti dietro al microfono, gli EpisTheme entrano in studio per registrare Descending Patterns.
Intanto i primi complimenti vanno fatti al combo per il gran lavoro in fase di produzione: il suono di questo album è straordinario e ciò lo rende un’autentica bomba sonora, nella quale tutti gli strumenti sono ben distinti in ogni loro parte, rendendolo così un prodotto professionale di altissimo livello.
Il particolare sound del gruppo si sviluppa su un progmetal moderno, molto violento a tratti e tecnicissimo, avvicinandosi al metalcore senza risultare però monocorde come capita a molti adepti al genere, bensì dando vivacità e varietà ai brani, proprio grazie all’anima prog che detta legge sul songwriting di questo lavoro superbo.
Descending Patterns consta di sette brani dal tono drammatico: qui non si sogna, si combatte, anche dove la violenza lascia spazio a bellissime aperture strumentali ed il growl feroce del vocalist si placa per regalare momenti di puro prog introspettivo vicino al suono degli Opeth, il tutto sorretto da una sezione ritmica che lavora come un operaio sul martello pneumatico (oltre a Liberti, Daniele Spagnulo alle pelli) e chitarre dalla ritmica impressionante e dai solos melodici ed emozionanti (Francesco Coluzzi ed Enrico Grillo).
Ogni traccia di quest’album è un piccolo gioiello metallico, e l’alternarsi di emozionanti atmosfere, il susseguirsi di scariche elettriche e di passaggi più ariosi, ne fanno un’opera impossibile da ignorare, trovando tra i solchi perle come la strumentale Shades of May o le devastanti Erase That Frame e Blindside.
Giù il cappello per questa meraviglia creata dagli EpisTheme, profonda, matura e suonata in modo superbo, in poche parole: entusiasmante.

Tracklist:
1. Eyeland
2. Erase That Frame
3. Silent Screaming
4. Shades of May
5. Blind Side
6. Endless Apathy
7. Nemesis

Line-up:
Riccardo Liberti Bass
Daniele Spagnulo Drums
Enrico Grillo Guitars
Francesco Coluzzi Guitars
Luca Correnti Vocals

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