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Recensione : Elk – World

Gli Elk calibrano tutto nel dettaglio e, evitando inutili sbavature o ridondanze, centrano il bersaglio in pieno

Elk – World

I lombardi Elk (Guido Ghilardi, Giovanni Graziano, Alessandro Carnevale, Monica Cadenini, Mattia Frison), nati dalle ceneri dei Gioaccardo, debuttano sulla lunga distanza con il loro autoprodotto World. Il disco, composto da dieci piacevoli brani a metà fra indie rock e post rock, si concentra sul tema del viaggio, trasportandoci, con poco, in luoghi lontani e affascinanti.

Il leggero galleggiare di Victoria, aperto da cori e chiuso da un leggero crescendo, introduce il frizzante spaziare della sognante La Paz (chitarre, synth e voce a metà fra italiano e inglese) e il fresco svilupparsi (carico di energia nel finale) di Gialos.
La vivacità di Beirut, invece, tra tastiere, elettronica leggera e chitarre, apre al delicato accarezzare della morbida Chicago, mentre lo spirito punk della più nervosa Wigan (decisamente più sobrio nel finale) lascia che a proseguire sia il dialogare fra batteria e basso di The Kimberley.
London, infine, con il suo spirito deciso (ma sempre pronto a tuffarsi in atmosfere rarefatte), cede spazio all’incastrarsi di voce e chitarra di Ulysses e all’arioso concludere della raffinata e trascinante Hokkaido.

Il disco di debutto degli Elk, sincero, attuale e ben curato, corre via in un batter d’occhio, spingendo l’ascoltatore a rimetterlo daccapo svariate volte. Gli Elk calibrano tutto nel dettaglio e, evitando inutili sbavature o ridondanze, centrano il bersaglio in pieno. Un buon disco indie rock che si lascia influenzare da piccole briciole post rock.

Tracklist:
01. Victoria
02. La paz
03. Gialos
04. Beirut
05. Chicago
06. Wigan
07. The Kimberley
08. London
09. Ulysses
10. Hokkaido

Line-up:
Guido Ghilardi
Giovanni Graziano
Alessandro Carnevale
Monica Cadenini
Mattia Frison

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