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Drumcomplex – Perfection Is In Imperfection

Il duo techno Drumcomplex realizza un poderoso album di debutto, tra battiti incessanti, ritmi potenti, aperture sonore e l'invito alla ricerca della bellezza e di ciò che è autentico, qui dove nulla è durevole, completo, perfetto.

Drumcomplex – Perfection Is In Imperfection

Anticipata dal grande mix realizzato per il nostro podcast Guestmix, con annessa intervista (https://www.iyezine.com/iyecast-guestmix-ep-33-drumcomplex-mix-interview), ecco finalmente la recensione di “Perfection Is In Imperfection“, album di debutto del duo techno tedesco Drumcomplex.
Già ben conosciuti e supportati in ambito mondiale, il marchio Drumcomplex con questa raccolta preannuncia un’ulteriore ascesa tra i big, e un riconosciuto ruolo di ambasciatori di una techno potente, che sa colpirti dritto dritto di cassa basso e kicks, ma anche lavorare ai fianchi con atmosfere tanto stranianti quanto ipnotiche.
Quello realizzato da Arnd e Daniel Reichow, fratelli originari di Dusseldorf, è un album che definirei semplicemente come poderoso: 11 tracce techno incendiarie, per un totale di 75 minuti, un lavoro corposo, che rispecchia in pieno la filosofia dei set che Drumcomplex porta in giro per il mondo nei clubs, a cui i due fratelli hanno dedicato gli ultimi sei mesi.

Al titolo è deputata la funzione di trasmettere un tema di fondo, quello ispirato a un’antica filosofia o visione del mondo (come volete) Giapponese, chiamata Wabi-Sabi, di derivazione buddista, che chiama all’accoglienza dell’impermanenza, al trovare la bellezza nella transitorietà e nell’incompletezza che caratterizza il nostro mondo. Siamo chiamati a cercare l’eleganza e la semplicità, l’unicità delle cose nel loro stato di imperfezione, seguendo tre semplici ma profonde verità: nulla è durevole, nulla è finito, nulla è perfetto.
La perfezione si cela allora nell’imperfezione, se possiamo apprezzare ciò che intorno a noi è autentico, a partire dalla caducità, se questa genera l’ardore di una ricerca….

Il duo ti introduce sinuosamente nella raccolta con l’intrigante opener Venus, per poi prenderti letteralmente a martellate con la title-track Perfection. If You Can’t Be Mine è una traccia importante e molto potente, che vede la partecipazione di Mistress Barbara come unico e molto azzeccato contributo vocale nella raccolta, insieme alla successiva Alraune (direi quasi purtroppo, anche se la ragione dei fratelli Reichow sta nel lasciare libera evocatività alla musica). Atmosfere stranianti e ritmi sincopati ci portano nello spazio mentale di Physalia, e una volta che la mente si muove su una dimensione parallela, arriva l’overdrive di Medusa, il punto di rottura, siamo verso metà disco e qui cambia qualcosa, ci si lascia qualcosa alle spalle…
Da qui Aura comincia con la quiete dopo una tempesta, nuovi paesaggi sonori si aprono all’esplorazione, una delle tracce migliori del disco. King C macina battute su battute, ciclicamente, ossessivamente, per poi sfociare in un’altra gran traccia, Star Gazer, dall’andamento ipnotico e acidulo. Il suono delle Sirens è un allarme di caduta libera, ma conduce al gran finale del disco, indubbiamente il pezzo forte, l’euforica e liberatoria Aphrodite.

Quando penso a questo tipo di techno, quando la ascolto, cerco di chiudere gli occhi e vedere nell’oscurità e nelle luci pulsanti, cerco una catarsi in cui corpo e mente si separano, al piano motorio è affidato il seguire i battiti, mentre alla mente si offre la possibilità di di abbattere i muri del club, lasciar andare tutto e ritrovare un contatto umano coi propri simili. Quando penso a questo tipo di techno me la figuro come un viaggio nelle profondità spaziali, alla presenza di leggi differenti, dove i suoni freddi e taglienti muovono l’esplorazione e le atmosfere vanno a plasmare la visione dei dettagli.
Anche la techno è per chi cerca la bellezza, e la perfezione nell’imperfezione delle limitate possibilità dell’uomo-macchina dei giorni nostri. Per ricordarci che siamo macchine, ma che ci si offre la possibilità di lasciar andare qualcosa, di una catarsi. Solo dico, non fermiamoci qui, nell’oblio, ma continuiamo a cercare, continuiamo a cercare….

TRACKLIST
01. Venus
02. Perfection
03. If You Can’t Be Mine (ft. Mistress Barbara)
04. Physalia
05. Medusa
06. Aura
07. King C.
08. Star Gazer
09. Alraune
10. Sirens
11. Aphrodite

LINE-UP
Arnd Reichow
Daniel Reichow

http://www.facebook.com/Drumcomplex/?fref=ts

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