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Recensione : Bleed Someone Dry – Subjects

Riedizione a cura delle WormHoleDeath di questo buon lavoro dei Bleed Someone Dry.

Bleed Someone Dry – Subjects

La WormHoleDeath si assicura le prestazioni di questi cinque musicisti di Pistoia e ristampa il loro secondo full-lenght dal titolo Subjects uscito nel 2012 per l’etichetta veronese Kreative Klan.

Subjects e’ un lavoro di difficile catalogazione, la band parte da un concept che denuncia la totale assuefazione del genere umano alla schiavitù morale e sociale imposta dalla società odierna, che di fatto va a scapito per una più redditizia globalizzazione di massa.
A livello musicale i Bleed Someone Dry usano la materia “core” con qualche riferimento al death, anche se non così pronunciato come in molte realtà di genere, con un uso dell’elettronica che molte volte si alterna ai tipici cambi di tempo ritmici ed il ricorso ad una voce che risulta uno scream sguaiato ma dal buon impatto.
Questo album è caratterizzato da un sound pieno, un vero muro sonoro che travolge tra ritmiche potenti, strutture complesse ma che non inficiano la scorrevolezza dei brani, lasciando che la musica avvolga l’ascoltatore senza grossi cali di tensione, tra riffoni ultraheavy, partiture elettroniche ed evoluzioni tecniche mai troppo forzate.
Subjects (la song), Corrosive Whisperer, The law is not equal for all, sono le canzoni dove a mio parere il sound della band risulta più enfatizzato.
Un buon lavoro, dunque, consigliato agli amanti del death più moderno e a coloro che non disdegnano band più note come Meshuggah, Converge e Dillinger Escape Plan.

Tracklist:
1. Bleed
2. As Broken Shards
3. Subjects
4. Corrosive Whisper
5. Wide Open Jaws
6. Jab of Hatred
7. By My Horny Hands
8. The Law Is Not Equal for All
9. ‘Till the End
10. It’s a secret

Line-up:
Jonathan Mazzeo – Guitars, Synths
Mattia Baldanzi – Bass
Alfeo Ginetti – Drums
Alessio Bruni – Vocals

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