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Recensione : Avsa – Parallels

Non è ritmo, non è musica, è una mutazione elettronica di qualcosa di molto più antico, un uomo che suona la musica ed un altro che rielabora, il tutto secondo il loro gusto, e seguendo quell'unione che le musiche sanno compiere e benedire, come all'inizio dei tempi. https://manyfeetunderconcrete.bandcamp.com/album/avsa-parallels

Avsa – Parallels

Prendete un poli strumentista, o meglio rumorista come Sergio Albano aka Amklon, Grizzly Imploded… che è lo sciamano preposto a far passare la musica attraverso alcuni strumenti, sintetizzatori e financo oggetti.

Tutte queste onde sonore vengono poi rielaborate e stravolte da Anacleto Vitolo, una vecchia conoscenza di queste pagine ed una delle migliori menti musicali in Italia, aka AV-K, K.lust, X(i)NEON, Internos, Manyfeetunder e molto altro ancora.

Il processo è un mixare quasi in diretta i suoni, quasi direttamente dalla fonte che lo emette. L’intenzione è quella di creare un suono che possa abitare diversi livelli sonori e fisici, spandendosi in diversi piani sensoriali ed altro. Il suono qui si fa liquidità neuronale, le melodie sono temperate a una temperatura altissima o ghiacciate all’istante.

Non ci si deve aspettare musica tradizionale e nemmeno certa elettronica da avanguardia, perché il percorso è totalmente in preda alla fisica del chaos, legandosi strettamente allo stato e all’anima delle cose e del pensiero nel senso elettrico del termine. Scariche, rumori soffusi, spazi ambientali immensi e claustrofobia senza percezione del sé. Spiazzare, ricercare, far soffrire la propria spazialità, quasi in uno sconto finale tra il nostro io e mondi talmente differenti, e che ci fanno quasi paura, perché non sono affini alla nostra limitatezza sensoriale.

Gli Avsa sfornano l’ennesimo capolavoro di un sottobosco italiano elettronico sempre molto inquieto e prolifico, che detta tempi e modi fortunatamente troppo diversi da quelli della fruizione normale, vera morte cerebrale. Molteplici dimensioni, distruzione infinitesimale e morte di galassie, questo è la nostra vera natura, molteplice, aliena anche da noi stessi e di impossibile conoscenza. Parallels è il dispiegamento sonoro dei wormhole cosmici nei quali ci perdiamo quotidianamente, siamo tanti io, ma dovrebbe esistere solo il noi e questa distopicamente impossibile rende benissimo lo spaesamento e la dolcezza del viaggiare senza, fluttuando liberi senza nemmeno satori, perché è tutto compenetrazione, e non estemporanea compenetrazione.

Non è ritmo, non è musica, è una mutazione elettronica di qualcosa di molto più antico, un uomo che suona la musica ed un altro che rielabora, il tutto secondo il loro gusto, e seguendo quell’unione che le musiche sanno compiere e benedire, come all’inizio dei tempi.

TRACKLIST
1.A | n-sphere – Tensor Field
2.A | n-sphere – Paradox 1
3.A | n-sphere – Identically Zero
4.A | n-sphere – Paradox 2
5.A | n-sphere – Interception
6.B | Ramps – Fluid
7.B | Ramps – Plasma
8.B | Ramps – Quadrants and Octans
9.B | Ramps – Decep

LINE-UP
Sergio Albano: Sound Sources / Guitars / Synths / Microphones / Objects.
Anacleto Vitolo: Processing / Synthesis / Live Electronics / Arrangement.

VOTO
7,5

URL Facebook
https://www.facebook.com/Manyfeetunder

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