iye-logo-light-1-250x250
Webzine dal 1999
Cerca
Close this search box.

Recensione : Andrea Cassese – Oltre Gli Specchi

Andrea Cassese fa tutto come ci si aspetterebbe

Andrea Cassese – Oltre Gli Specchi

Andrea Cassese, cantautore napoletano al debutto sulla lunga distanza, pubblica per Seltz Records (divisione della Viceversa Records) i dieci brani di Oltre Gli Specchi. Il lavoro, a metà fra pop e cantautorato, accarezza con la sua pacata morbidezza.

Ad aprire il lavoro è il solare accogliere, ancor più luminoso grazie alla sezione di fiati, de Gli Alberi Fanno Il Vento, mentre il crescere pian piano di Quale Colore, introduce i giochi di archi e basso della title track.
Anche Quando Non Capiamo, delicata e rilassata, tra chitarra, pianoforte e arrangiamenti curati, si scioglie nello spirito raffinato e dai tratti jazz della lenta e sinuosa Ritratto, lasciando che a seguire siano lo spirito acustico de Le Dita Nei Bar e la dolce vivacità dell’ammiccante La Gioia Dell’Imprevisto.
L’Ombra Del Muro, infine, leggera e distesa, lascia che a chiudere siano il morbido abbracciare di Tapis Roulant e il calmo procedere de Il Gesto.

Con questo primo lavoro, Andrea Cassese fa tutto come ci si aspetterebbe: pop curato, testi normali, arrangiamenti presenti ma mai eccessivi. Manca un po’ di personalità insomma, ma, in fin dei conti, il problema riesce a passare abbastanza in secondo piano. La speranza, comunque, è che in futuro ci sia più voglia di mettersi in gioco.

Tracklist:
01. Gli Alberi Fanno Il Vento
02. Quale Colore
03. Oltre Gli Specchi
04. Anche Quando Non Capiamo
05. Ritratto
06. Le Dita Nei Bar
07. La Gioia Dell’Imprevisto
08. L’Ombra Del Muro
09. Tapis Roulant
10. Il Gesto

ANDREA CASSESE – Facebook

Get The Latest Updates

Subscribe To Our Weekly Newsletter

No spam, notifications only about new products, updates.
Nessun commento

Invia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE

Liede – Stare Bravi

L’intero disco, escluso qualche piccolo momento di fiacca, si fa notare per la buona qualità complessiva e per la presenza di almeno un paio di fiori all’occhiello

Phidge – Paris

Un disco per nostalgici, forse, ma di quelli ben fatti e in grado di mantenere una propria personalità

Psiker – Maximo

Con questi dieci brani, Psiker costruisce un ampio e personale tributo all’elettro pop italiano di fine anni ’90