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Recensione : Alia – Asteroidi

Un disco che, senza sembrare banale o retorico, riesce nel difficile compito di far passare contenuti di rilievo attraverso la leggerezza pop

Alia – Asteroidi

Alessandro “Alia” Curcio, già voce e leader dei Quartocapitolo (durante gli Anni Zero), debutta in veste solista, dopo l’ep dello scorso anno, con gli undici brani di Asteroidi, disco pubblicato da Neverlab Dischi e prodotto da Giuliano Dottori (ex Amor Fou). Il lavoro, caratterizzato da un elettro pop asciutto e raffinato, avvolge con la sua morbida delicatezza.

L’iniziale Bouquet, giocata quasi esclusivamente su tastiera e voce, si muove fragile su melodie e parole cariche di malinconia, introducendo le fresche aperture di Cats (il testo si concentra sul tema della chiusura comunicativa) e la calda dolcezza di Goldie Hawn.
La leggera oscurità di Musa, brano ispirato dalle opere di Clemente Rebora (alcune frasi sono proprio degli estratti dei suoi scritti), lascia che a proseguire sia il ritmo spigliato, accompagnato da leggere chitarre, di Case Di Ringhiera, mentre le tastiere dilatate di Corteccia, delineando paesaggi vuoti (in cui prende il sopravvento un dolce malessere), aprono al pop plastico della fresca e serenamente catastrofica Asteroidi.
Le ambientazioni eteree di Verso Il Centro, tra persone “fatte a strati” e un cuore che spesso non si trova dove si crede, infine, si sciolgono tra le note di tastiera de La Sicurezza Degli Oggetti, lasciando che a chiudere siano il silenzio di Keplero e la sostanziosa versione alternativa di Bouquet.

Con questo album di debutto, Alia definisce in maniera chiara e precisa l’universo sonoro in cui intende muoversi e le tematiche che più gli stanno a cuore. Si tratta di un sound che affonda le radici nel pop/new wave/funk anni ’80 e che si concentra su tematiche complesse come la difficoltà di comunicazione, il senso di isolamento, l’amore e il suo esprimersi. Un disco che, senza sembrare banale o retorico, riesce nel difficile compito di far passare contenuti di rilievo attraverso la leggerezza pop.

Tracklist:
01. Bouquet
02. Cats
03. Goldie Hawn
04. Musa
05. Case Di Ringhiera
06. Corteccia
07. Asteroidi
08. Verso Il Centro
09. La Sicurezza Degli Oggetti
10. Keplero
11. Bouquet (Vesta Version)

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